L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma sul Palermo che oggi affronterà il Frosinone allo Stirpe.
È solo un ridimensionamento nel clamore generale, ma non nelle intenzioni. Il Palermo mantiene un profilo basso e ricomincia daccapo, facendo risuonare le avvertenze precauzionali di Dionisi che appaiono come un falso mantra. Il Palermo non è il Real Madrid della B; il torneo è complicato, e ogni avversario, anche l’ultimo in graduatoria, può rappresentare un’insidia. La partita di oggi contro il Frosinone allo “Stirpe” (ore 20:30) non sarà uno spartiacque della stagione, ma riflette le intenzioni di una squadra consapevole che un altro passo falso potrebbe compromettere non solo la classifica.
Il club si trova in una sorta di limbo: ottavo a 16 punti, a tre punti dalla zona playout e a due dal quarto posto occupato dal Cesena. Tuttavia, un k.o. contro il Frosinone, seguito dai difficili impegni contro Sampdoria e Spezia in casa, potrebbe avere effetti negativi. Oltre a ritrovare il gol, che manca da due partite, il Palermo deve migliorare la media reti e ottenere una vittoria, cosa riuscita solo una volta nelle ultime cinque uscite.
Il Frosinone, dal canto suo, è imbattuto da tre partite ma non vince da settembre. La squadra occupa l’ultimo posto con 9 punti e cerca di superare Cosenza e Modena. L’arrivo di Greco come allenatore non ha ancora portato i risultati sperati, complici anche otto assenze importanti: Cittadini, Pecorino, Tsadjout, Kalaj, Cichero, Partipilo, Distefano e Gelli.
Dionisi affronterà il 3-5-2 del Frosinone con il suo consueto 4-3-3, affidando la porta a Desplanches, e in difesa schierando Diakité, Nikolaou, Nedelcearu e uno tra Ceccaroni e Lund, in base all’approccio scelto. Gomes sarà il perno a centrocampo con Verre, che aggiunge qualità tecnica, affiancato da Segre. In attacco, la situazione è più incerta: Brunori è desideroso di giocare, Henry è il favorito e Le Douaron ha bisogno di continuità. Sulle ali, Insigne e Di Francesco completano il reparto.