L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara del Palermo a Venezia.
La consapevolezza del fatto che, oltre ai calcoli e alla stima dei punti che servono per centrare l’ottavo posto, occorre «vincere più partite possibili». La certezza che «il Palermo sta bene fisicamente», ma anche «la voglia di ambire ai play-off con leggerezza», che per Corini è un modo per alleggerire le pressioni che hanno frenato i rosa nel pareggio a reti bianche con il Cosenza. Ci sono tutti questi elementi nello stato d’animo con cui il Palermo affronta alle 14 al “Penzo” il Venezia, in una partita che i rosanero non possono perdere se vogliono rimanere agganciati alla zona play-off, e nella quale occorre ritrovare una vittoria, che in trasferta manca dal 29 gennaio ad Ascoli.
«Il campionato è molto equilibrato ed è difficile fissare quote e prospettive se anche l’ultima lotta per ancora non retrocedere e può alzare o abbassare la quota salvezza o playoff — ha ribadito alla vigilia Corini — Noi, in queste sei partite, dobbiamo vincerne il più possibile. E faccio l’esempio dell’ultima gara contro il Cosenza, quando nel finale ho forzato dei cambi per i tre punti, come non avrei fatto in un’altra fase del campionato, correndo un rischio».
Dall’altra parte i rosa incontrano un Venezia insidioso e in salute, nonostante la sconfitta della scorsa settimana a Reggio Calabria contro la Reggina, che era stata preceduta da due vittorie, ad Ascoli e in casa contro il Como. All’andata, il tecnico Vanoli, che era appena subentrato in panchina, aveva giocato un brutto scherzo al Palermo vincendo per 1-0, in una gara rocambolesca segnata dal rigore sbagliato da Brunori, che aveva fallito il gol sulla ribattuta, e dal gol annullato a Bettella per fuorigioco dubbio. «Vincerà — ha detto il tecnico del Venezia — chi troverà lo stimolo giusto e chi resterà in partita per tutti i novanta minuti di gioco».