“Inserire concetti semplici e concreti di allenamento in allenamento, sapendo che il tempo a disposizione è quello che è e l’obiettivo da centrare è fondamentale. Non solo per la squadra, ma per la vita del club. Nella lotta contro il tempo di Roberto Stellone da sei giorni alla guida del Palermo oggi arriva la tappa fondamentale della partita di Terni. Contro la Ternana alle 15 Stellone proverà a chiedere qualcosa in più rispetto alla partita contro il Bari in cui aveva chiesto più tiri in porta. «Questa volta vorrei che oltre i tiri in più rispetto all’avversaria – dice l’allenatore del Palermo – a fine partita avessimo anche più cross fatti di quelli che farà al Ternana. Il concetto è semplice: più cross facciamo e più possibilità abbiamo di essere pericolosi, più tiri facciamo e più probabilità abbiamo di segnare». Facile a dirsi e Stellone vuole che sia facile anche a farsi. « Abbiamo lavorato come quando subentra un allenatore – spiega – senza aggiungere molto a livello tattico, perché se dici tanto rischi che la squadra faccia poco, ma puntando sull’atteggiamento e lavorando sull’aspetto mentale. I risultati non ci hanno aiutato e una vittoria sul Bari sarebbe stata fondamentale, ma nulla è compromesso: nessuno ci dice che il Parma vincerà facile a Cesena o che il Frosinone faccia altrettanto con il Carpi o che poi il Parma batta il Bari o che il Frosinone vinca con l’Entella. Ciò non toglie che prima dobbiamo pensare a noi, sapendo che se domani noi vinciamo e le altre non lo faranno saremo nuovamente davanti ».
Dal punto di vista tattico, il Palermo oggi ripartirà dai minuti finali della partita contro il Bari con la difesa a quattro e il tridente ibrido con Coronado e Moreo che si alterneranno in fase di copertura fra centrocampo e attacco accanto a La Gumina. « Non contano i numeri – dice Stellone – ma come si attacca e come ci si muove in campo: non abbiamo niente da nascondere e vi dico che giocheranno Pomini in porta; a destra Rispoli, centrali Dawidowicz e Rajkovic, a sinistra Aleesami; Murawski e Chochev a centrocampo in mezzo, Coronado da esterno sinistro, Rolando da esterno destro e due punte con La Gumina e Moreo». Nelle intenzioni di Stellone c’è la voglia di avere più giocatori in area in attacco e una squadra magari non bella, ma concreta. «Coronado – aggiunge – sarà libero di giocare la palla, l’importante è i giocatori si parlino e si organizzino in fase di pressing o di copertura. Voglio che uno dei due terzini spinga molto. I centrocampisti devono accompagnare l’azione e chi resta fuori deve essere bravo a recuperare palla. Che non ci riesca un calcio champagne non è un mistero e in B è difficile vederlo. Quello che non manca a questa squadra, però, è la voglia e l’applicazione»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.