L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato la situazione in casa Palermo in vista del ritiro che inizierà domani. Ecco quanto si legge:
“Scatta domani il raduno per il Palermo a Sappada. La squadra rosanero continua a cambiare volto di ora in ora ed è molto probabile che il gruppo che inizierà a lavorare domenica con la prima doppia seduta di allenamento agli ordini di Bruno Tedino possa essere diverso rispetto a quello che si presenterà in campo il 4 o il 5 agosto per il primo turno di Coppa Italia.
I programmi Il nuovo mandato assegnato da Maurizio Zamparini a Rino Foschi e Bruno Tedino è diverso rispetto all’anno scorso quando a parole l’imperativo era vincere il campionato. Per il suo terzo ritorno in rosanero Foschi ha un compito da responsabile dell’area tecnica, significa che il suo mandato è più ampio ed è una via di mezzo fra il ruolo di vicepresidente che Zamparini gli avrebbe voluto assegnare e quello di semplice direttore sportivo. In questo momento Foschi ha il compito di vendere i giocatori che hanno più richieste ed eliminare gli stipendi più onerosi dal monte ingaggi. Poi il ruolo di Foschi sarà quello di tenere il timone saldo e non lasciare che la squadra possa perdere la rotta come è capitato nello scorso campionato. A Bruno Tedino, invece, è stato chiesto di mettere in mostra la sua capacità di lavorare con i giovani senza l’obbligo programmatico di andare in serie A. Come da tradizione, però, per rimanere sulla panchina più calda d’Italia servono i risultati e non ci sono dichiarazioni della vigilia che tengano se le cose non dovessero mettersi subito nel modo giusto dall’inizio della stagione.
La squadra È l’incognita più grande in questa vigilia d’inizio stagione. Rispetto al campionato perso in finale a Frosinone cambieranno interpreti e sistema di gioco. Foschi cerca di italianizzare quanto più possibile la squadra per non avere come in passato fasi lunghe d’assestamento per problemi di lingua. Szyminski, Murawski, Gnahorè e Chochev al momento sono gli stranieri sicuri di una riconferma. Tutti gli altri rientreranno nell’elenco dei convocati che sarà reso noto solo domani, ma possono lasciare il club da un momento all’altro, nessuno escluso. Anche Nestorovski, che ieri ha regalato la sua maglia al sindaco di Prilep Ilija Jovanovski, o Struna che avrebbe chiesto di essere ceduto. Il nuovo Palermo di Tedino potrebbe nascere sotto il segno del 4-3-3, ma tutto dipenderà dagli uomini che Foschi riuscirà a mettere a disposizione dell’allenatore.
Il mercato Assodato che in questo momento la priorità è vendere per mettere insieme i 25 milioni che servono per gestire la stagione senza patemi d’animo, in entrata i colpi che si stanno mettendo a segno sono tutti a basso impatto sul bilancio. Solamente quando il tesoretto sarà al sicuro si potrà investire su un colpo per l’attacco con Puscas o Di Carmine in cima alla lista dei desideri. C’è un caso portieri con le dichiarazioni di Zamparini su Pomini, definito una riserva avanti con gli anni, che non sono piaciute all’agente dell’estremo difensore Danilo Caravello. Per Pomini non è tanto una questione di ruolo, ma di chiarezza di programmi anche in considerazione dell’arrivo di Brignoli che lunedì potrebbe essere ufficializzato. Tutte nuove le fasce: è di ieri l’ufficialità del ritorno del terzino sinistro palermitano ventinovenne Antonio Mazzotta, reduce della Primavera rosanero campione d’Italia del 2009. Il giocatore, svincolato dopo l’esperienza al Pescara, ha firmato un contratto biennale. Vicino alla firma anche il terzino destro trentenne Alessandro Salvi del Cittadella. Rispoli è a un passo dal Bologna, per Aleesami si valuta l’offerta migliore. Per centrocampo e attacco prima di pensare alle entrate si dovrà sfoltire l’organico con Coronado pronto ad accettare il trasferimento a Dubai”.