L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo e la carica dei 30mila nel match di questa sera.
Tutto in un notte con più di 30mila luci rosanero. Doveva essere la stagione della ricostruzione, l’anno uno dell’era del City Group per cementificare la presenza in serie B. E invece i novanta minuti più importanti dell’anno che alle 20,30 vedranno i rosa contro il Brescia, potranno regalare al Palermo il sogno dei play-off. «Ci siamo guadagnati la possibilità di giocare una finale e manca solo un pezzo che ci dobbiamo prendere — ha detto Eugenio Corini alla vigilia — Abbiamo posto le fondamenta e potevo continuare con la tiritera del consolidamento della categoria, ma quando ho visto l’opportunità ho spinto in avanti gli obiettivi per dare uno stimolo a tutti, perché quando i processi si possono accelerare le occasioni vanno colte».
Lo ha capito il popolo rosanero, che ancora ieri pomeriggio, mentre Corini spiegava le emozioni della vigilia, continuava a comprare i tagliandi alla biglietteria dello stadio. Con il record di 27.846 contro Frosinone, polverizzato già la mattina e i 29.512 tagliandi raggiunti ieri sera, c’è la concreta possibilità di superare i 30mila. «Sapevo che Palermo avrebbe risposto riempiendo lo stadio e abbiamo bisogno dei nostri tifosi, che ci hanno sempre spinto, perché quando siamo stati forti insieme è stata dura per ogni avversario»
Per il resto sarà una notte in cui può davvero succedere di tutto. Il Palermo per entrare nella griglia degli spareggi promozione deve vincere. E in quel caso, se il Venezia non dovesse ottenere il 3 punti a Parma, potrebbe strappare addirittura il settimo posto, che comporterebbe la qualificazione al preliminare contro la sesta in classifica. In caso di vittoria anche del Venezia, Corini sarebbe ottavo e se la vedrebbe contro la quinta. Se invece il Palermo dovesse pareggiare, riuscirebbe a entrare ai play-off solo in caso di sconfitta di Pisa e Como e un pari tra Reggina e Ascoli. «Non dobbiamo guardare i risultati delle altre — ha concluso Corini — a noi interessa solo una possibilità, la vittoria».