L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma sulla gara che oggi i rosanero giocheranno contro il Cesena.
Il Palermo si appresta a scendere in campo con uno stato d’animo carico di emozioni contrastanti. Dopo la convincente vittoria per 3-1 contro la Juve Stabia, che ha dato una spinta alle ambizioni della squadra, il tragico decesso di Totò Schillaci ha lasciato un vuoto profondo. La squadra, che ha partecipato in delegazione ai funerali, è emotivamente provata. Dionisi e i suoi giocatori scenderanno in campo con la fascia nera al braccio e osserveranno un minuto di silenzio, cercando di trovare la concentrazione necessaria per affrontare il Cesena.
Il Cesena di Mignani arriva al “Barbera” dopo un periodo altalenante, con un solo punto raccolto nelle ultime due partite. Mignani, che ha allenato il Palermo per un breve periodo, riconosce la forza dei rosanero, ma punta a conquistare punti preziosi. Per Dionisi sarà una prima sfida contro il Cesena, e il tecnico potrebbe optare per un undici flessibile, pronto a cambiare in base alle necessità della partita.
In attacco, il ballottaggio è tra Brunori, che potrebbe partire dall’inizio sfruttando il fattore casalingo, e Henry, che garantirebbe maggiore presenza fisica. Le Douaron potrebbe affiancare uno dei due nel tridente, mentre Di Mariano, con motivazioni straordinarie, punta a dedicare un gol allo zio Schillaci. A centrocampo, Segre riprende il suo posto insieme a Gomes e Ranocchia, mentre in difesa Ceccaroni e Nikolaou sono confermati al centro, con Diakité e Pierozzi sugli esterni. In porta, Desplanches continua a convincere.
Nel Cesena, l’assenza di Tommaso Berti per infortunio è un colpo, ma Antonucci, Kargbo e Shpendi formeranno il trio offensivo nel 3-4-2-1, con Shpendi che punta a consolidare la sua posizione tra i migliori marcatori del campionato.