L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara di questa sera che il Palermo giocherà contro il Genoa.
«Sappiamo che il Genoa è una tappa fondamentale per capire la nostra crescita: mancano 14 gare alla fine e può succedere di tutto, ma tre punti possono spostare l’inerzia della classifica». In questa frase di Eugenio Corini, alla vigilia del big match di Marassi di stasera ( 20.30), c’è tutto lo stato d’animo con cui il Palermo si presenta al cospetto della corazzata seconda in classifica. Forte di 9 risultati utili consecutivi, con il morale alle stelle e tutta la prudenza e la concentrazione del caso. Corini sa bene che sarà la squadra allenata da Gilardino ad avere maggiori pressioni sul risultato – «Il Genoa è una squadra molto forte ed è costruita per vincere il campionato e quindi è normale che abbia più pressioni» – ma ha preparato la gara per tentare il colpaccio: «Affrontiamo questo momento con grande equilibrio e umiltà. Vogliamo fare una grande prestazione e vincere».
In campo, alcuni indizi lasciano presagire l’esordio dal primo minuto di Valerio Verre, che andrebbe a collocarsi come mezzala al posto di uno tra Saric e Segre. L’italo-bosniaco, per caratteristiche, è più offensivo e quindi per ragioni di equilibrio, Corini potrebbe rinunciare a lui e schierare Segre. L’ex Torino però, dopo qualche acciacco prima della gara contro la Reggina, domenica, ha giocato solo 45 minuti. L’altro ballottaggio riguarda chi affiancherà Brunori, con Di Mariano e Tutino che si contendono un posto. E Soleri che scalpita dopo il gol che ha spaccato la partita contro la Reggina. «Quando un giocatore si prepara bene poi il campo parla – ha detto di lui Corini – È stato fondamentale l’anno scorso e anche quest’anno e mi ricorda come attitudine e fisico Luca Toni».