L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla spinta dei tifosi rosanero che arriveranno a Parma in circa duemila.
Il Palermo in trasferta fa risultato, soprattutto… fuori dal campo e nello specifico sugli spalti, dove un irriducibile zoccolo duro di tifosi è pronto a seguire la formazione attraverso mille peripezie economiche e strutturali di un campionato che ha deragliato dal binario serie A ma che è possibile rimettere in carreggiata. Fermata della verità a Parma, dove in circa 1.700 hanno prenotato un biglietto in prima fila sperando nella rinascita dell’aquila rosa attraverso una vittoria nel complicatissimo incontro del Tardini, tempio della prima forza del torneo (insieme al Venezia).
E c’è ancora tempo per migliorare il dato e toccare le duemila unità, visto che la vendita dei ticket terminerà alle 15.15 di domani, giorno stesso della partita. Se da una parte il Palermo è scivolato all’ottavo posto a causa dello scarso rendimento nelle ultime uscite in cui sono stati conquistati appena cinque punti in sette gare, dall’altro i suoi tifosi mantengono primati e record nella competizione cadetta che confermano la voglia di pallone nonostante i risultati. Il Palermo, infatti, con 8.295 presenze è secondo su un ipotetico podio per seguito in esterna proprio dietro la Sampdoria (10.701).
Il Parma, invece, preferisce i match tra le mura amiche e fuori, in questa particolare graduatoria, si piazza all’ottava posizione con una media di 3.422. Indicativo il segnale lanciato dalla marea rosanero che lontana casa migliora i propri numeri anche dopo la sconfitta col Catanzaro. Nell’ultima sfida a Terni i sostenitori si sono presentati in quasi 1.500, con l’impianto umbro che fino a quel momento aveva registrato massimo 388 presenze nella sfida interna contro i blucerchiati di Pirlo. E la batosta al “Barbera” contro i calabresi non ha fermato gli “ostinati” supporter che contro i crociati magari non raggiungeranno il traguardo dei 3.500 di Modena, ma che hanno già sorpassato i dati della trasferta rossoverde allontanando le ipotesi di disamore.