“A dividerle c’è un solo punto in classifica. Ventidue quelli messi insieme dal Palermo, ventuno quelli della Cremonese. Eppure la partita di domenica che si giocherà allo “Zini” metterà di fronte due formazioni diverse per percorso, ambizioni e valori economici. I padroni di casa tornano in B dopo dodici anni. Alla vigilia del campionato la squadra grigiorossa era forse quella meno quotata fra le neopromosse. E invece dopo un terzo di stagione tiene ancora il passo delle squadre di vertice e si ritrova non solo a un punto dal Palermo, ma anche a due dalla vetta della classifica. E soprattutto fra le matricole è quella che si sta comportando meglio. A sentire l’allenatore Attilio Tesser, però, l’obiettivo resta la salvezza: raggiungere quota 50 punti il più presto possibile. L’obiettivo dichiarato per il tecnico dei rosanero Bruno Tedino, invece, è quello di tornare subito in A. La realtà dei fatti dice che al momento la differenza la fa un pareggio in più, e una sconfitta in meno, ottenuto dal Palermo visto che tutte e due hanno vinto cinque delle tredici partite disputate. Cremonese-Palermo è una partita che, Coppa Italia a parte, si è sempre disputata in B. Il bilancio è favorevole ai rosanero con sette vittorie in campionato sulle venti partite disputate (nove i pareggi). L’ultima volta che si sono affrontate risale alla stagione 1996/1997 e sia all’andata che al ritorno finì in pareggio. Più recenti le due sfide secche di Coppa Italia, vinte entrambe dal Palermo, nel 2012 e 2013. In B, invece, l’ultima vittoria risale al settembre del 1985 (2-1), mentre al ritorno, a Cremona, le due squadre si divisero la posta in palio (1-1). I grigiorossi, invece, non esultano dal 24 aprile del 1983: un 2-0 secco in casa deciso dalla doppietta di Gianluca Vialli. La differenza più grande la fa il valore delle rose. La Cremonese ha cambiato molto rispetto allo scorso campionato, ingaggiando giocatori di categoria non proprio giovani. L’età media è di 28,2 anni e secondo le quotazioni di Transfermarkt la squadra vale 14,90 milioni di euro. Ben più elevato il valore del Palermo che si assesta a 29,63 milioni di euro per un’età media di 25,6 anni. I due giocatori più rappresentativi sono entrambi attaccanti: Paulinho per la Cremonese e Nestorovski per il Palermo. Fra le due società in passato ci sono stati diversi trasferimenti, il più recente è stato il prestito di Sirigu dal Palermo alla Cremonese nel 2007. Su dieci operazioni di mercato imbastite fra i due club due soli sono stati i giocatori che da Cremona sono arrivati a Palermo: Vincenzo Lamia Caputo nel 1980 ed Enrico Boniforti nel 1947. C’è un giocatore che però è rimasto nel cuore di entrambe le società: Erminio Favalli. Lui, che a Cremona c’era anche nato nel 1944, ha iniziato a giocare proprio in grigiorosso e ha smesso in rosanero. Ha iniziato a fare il direttore sportivo a Palermo e il suo ultimo incarico da ds prima di morire nel 2008 lo ha preso proprio alla Cremonese”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.