Domani verrà deciso il futuro del Palermo. La società di viale del Fante aspetta con ansia la sentenza della sezione fallimentare del tribunale di Palermo, ma la sensazione è che il fallimento venga scongiurato viste le carte prodotte dal poll di avvocati rosanero. In mezzo a tutto questo marasma ha parlato anche l’ex presidente Baccaglini che avrebbe dichiarato ai magistrati di non aver acquistato il Palermo per la gestione poco chiara del club e perché i suoi advisor non avrebbero potuto vedere i reali debiti del club. Queste dichiarazioni non sono andate giù a Zamparini che è pronto ad agire per vie legali. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Repubblica”:
“Sono giorni difficili quelli che vive il Palermo. Difficoltà nelle quali il campo c’entra solo di riflesso. Perché è inutile negare che sentenze e partite sono in quale modo legate a doppio filo e non è detto che i guai della società di viale del Fante possano finire con il pronunciamento della quarta sezione del tribunale fallimentare che potrebbe arrivare già da domani. Comunque vadano le cose, infatti, il Palermo resterebbe in una sorta di limbo. Ed è qui che entra in ballo il risultato della squadra di Tedino al pari di quello del team di avvocati messi in campo da Zamparini e dal presidente Giammarva che in questi mesi si è rivelato il miglior acquisto del patron dai tempi di Dybala. Ma forse converrà fare un passo indietro e cercare di seguire questo filo che lega il campo, il tribunale e, perché no, anche le ultime polemiche tra Zamparini e il suo ex amico Baccaglini. Domani è fissata l’udienza per l’istanza di fallimento. Le tesi della procura e della società rosanero sono rimaste immutate in questi mesi. Detta in estrema sintesi: per i magistrati il Palermo ha un buco che lo rende insolvente. Per viale del Fante invece i conti sono apposto o, quanto meno, non destano preoccupazione. In mezzo c’è la perizia super partes che sembra dare una valutazione positiva alla tesi del Palermo. La sensazione, e solo di sensazione si può parlare, è che il fallimento non ci sarà e che Zamparini potrà tirare un sospiro di sollievo. Un breve sospiro di sollievo perché la reale sopravvivenza del Palermo e la possibilità di rendere la società più appetibile per una eventuale cessione passano dalla serie A e dai quaranta milioni che entrerebbero nelle casse soltanto dai diritti televisivi. Ecco che ogni vittoria, ogni punto perso o guadagnato dalla squadra di Tedino è di fondamentale importanza per la sopravvivenza futura della società altrimenti, bene che vadano le cose, destinata a galleggiare in quel limbo del quale si diceva. E forse è proprio per questo che, dopo aver passato per sua stessa ammissione una notte insonne per il 2 a 2 di Novara, Zamparini ha deciso di dare battaglia a Baccaglini con una nota redatta cinque giorni dopo la pubblicazione dell’articolo incriminato su “ Repubblica” e ben sei giorni dopo le anticipazioni dei siti. La sensazione è quella di una tensione sfociata nella controffensiva di Zamparini alle dichiarazioni di Baccaglini che aveva parlato di una gestione della società poco chiara e del fatto che lui e i suoi advisor non avessero mai potuto vedere i reali debiti del club. Dichiarazioni che Baccaglini ha fatto ai magistrati e non in una intervista, con quello che ne comporta. Insomma, Baccaglini, a meno di non volere incorrere nel reato di falsa testimonianza, avrà prodotto dei documenti a sostegno della sua tesi. Zamparini parla di rilevanza penale nei comportamenti dello stesso Baccaglini che sarebbero emerse da alcune non meglio precisate indagini. Indagini private dello stesso Zamparini visto che Baccaglini non è indagato al contrario del patron che è sotto inchiesta con sei casi di imputazione. Un’altra cosa che colpisce è come mai Zamparini, che ha questa opinione di Baccaglini, come emerge dalla carte dell’inchiesta, sia tornato a sedersi al tavolo delle trattative anche dopo il fallimento del primo closing. Ognuno potrà farsi una sua idea di come siano andate le cose, ma tutto ciò appartiene comunque al passato. Quello che più interessa ai tifosi del Palermo è il presente e soprattutto il futuro della società. Zamparini ha detto, l’ultima volta una settimana fa, che questo è il suo ultimo anno alla guida del Palermo. Una cosa che abbiamo sentito ripetere una decina di volte. In più il patron ha detto che Cascio è sparito. Un po’ come è capitato con tutti quelli che in questi anni si sono avvicinati alla società e, a seconda di come si vedono le cose, non hanno offerto o non hanno ricevuto le necessarie garanzie”.