L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara di oggi tra Cittadella e Palermo.
Un Matteo Brunori da recuperare, che ha chiesto di prendersi una pausa dai calci di rigore e sarà rimpiazzato dal dischetto da Francesco Di Mariano. Il treno dei play-off da non perdere. E ancora la consapevolezza che, dopo 5 partite senza vittorie e il pareggio di Pisa che lascia l’amaro in bocca, contro il Cittadella servono tre punti per rilanciarsi. Nello stato d’animo del Palermo che ieri è partito per Padova, dove oggi alle 14 affronterà il Cittadella, ci sono tutti questi temi.
«La strada che abbiamo tracciato è quella giusta e abbiamo creato una base solida e di valore – ha detto Eugenio Corini – Queste due partite sono molto importanti, soprattutto in un campionato che vive sull’equilibrio dove i punti saranno pesantissimi, anche perché i margini per i play-off ancora non si conoscono». In campo si riproporrà il 3-5-2 con Pigliacelli tra i pali; Mateju, Nedelcearu e Bettella in difesa; Claudio Gomes, Saric e Verre a centrocampo con Sala esterno sinistro e Di Mariano a destra; e la coppia Brunori-Soleri in avanti. Ma alcune scelte potrebbero essere compiute all’ultimo minuto. I ballottaggi infatti sono tre: tra Bettella e Graves Jensen in difesa, con il primo in vantaggio. Tra Sala e Aurelio sulla sinistra, con l’ex Sassuolo che giocherà se sarà ritenuto in piena condizione e tra Soleri e Tutino, con l’ex Roma che in questo momento è in grande forma.
È rimasto a Palermo Broh, che proverà a recuperare per la gara contro il Modena, mentre solo stamani si valuteranno le condizioni di Marconi, che ha ancora dei fastidi ma è partito con la squadra. Di sicuro, in vista dell’ultimo sprint del campionato, Corini si trova un gruppo che ha allargato la base dei titolari: «Dal punto di vista psicologico e atletico considero tutti alla pari e ho fatto capire ai ragazzi cosa significa spingere al massimo – ha detto il tecnico – Più risorse ho a disposizione, più dovrò capire chi può cambiare la partita e posso permettermi di giostrare i ragazzi in base alle partite».