L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo e Cosenza con Corini alla ricerca di continuità.
L’imperativo è non fermarsi e prolungare la striscia positiva di quattro risultati utili e due vittorie di fila, prima della sosta del campionato. Dal campo, invece, Corini si aspetta «il consolidamento di un percorso di crescita, di ricerca di identità e mentalità per dare seguito a quanto costruito finora e per alzare il livello di un gradino». È questo per il cammino dei rosanero il significato della trasferta di Cosenza, in programma oggi alle 14. «Vogliamo creare un’identità sempre più forte – dice Corini – Dobbiamo essere equilibrati sia quando le cose vanno male che quando si trova la quadra e i risultati vanno bene. Ai ragazzi ho detto che le partite si possono vincere o si possono perdere, ma l’importante è non sbagliare l’atteggiamento o essere superficiali, perché questa è la vera sconfitta. Quando ricerchi qualcosa allora puoi migliorare e consolidarti».
Tra i convocati la novità più importante è il ritorno di Sala, recuperato dall’infortunio muscolare, anche se dal primo minuto partirà ancora una volta il serbo Devetak. E quindi il Palermo si schiererà con il solito 4-3-3 con Pigliacelli tra i pali, Devetak sulla sinistra, Mateju, fresco di convocazione con la nazionale ceca, sulla destra, e Nedelcearu e Marconi come centrali; il centrocampo muscolare composto da Gomes, Broh e Segre e infine il tridente con Di Mariano e Valente a supporto di Brunori. Sono restati a Palermo, invece, Stulac, che ha rimediato una botta in allenamento e recupererà nei prossimi giorni, e anche Buttaro e Lancini, alle prese rispettivamente con la gastroenterite e la febbre.
Ma scalpitano in panchina alcuni giocatori che finora hanno trovato poco spazio. Come Vido e Soleri e, soprattutto, Saric. «Ci sono spazi che un giocatore si deve saper guadagnare nel tempo e io alleno tutti allo stesso modo e mi aspetto, come sto vedendo, un impegno massimo dice Corini – Dario Saric è cresciuto molto al livello atletico e sulla sua collocazione in campo stiamo provando a metterlo nelle condizioni di attaccare la porta con una posizione diversa da quella di un mediano costruttore. Il campionato è lungo e dopo la sosta avremo 3 partite in una settimana, così penso che sia importante per la squadra che il livello di tutti raggiunga il massimo».