L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul rompete le righe in casa Palermo ma per alcuni rosanero è un addio alla piazza.
L’ultimo a uscire dallo stadio con il suo suv nero è stato Gennaro Tutino, quasi come se non volesse lasciare una piazza dove ha vissuto «4 mesi intensi», ma non è riuscito a lasciare il segno come ci si aspettava. Ai due tifosi che gli chiedevano se rimarrà, l’attaccante in prestito dal Parma ha lasciato intendere che molto probabilmente andrà via. È l’immagine “dell’ultimo giorno di scuola” del Palermo. Un rompete le righe arrivato troppo presto in un “Barbera” dove una settimana fa c’erano 33mila tifosi e ancora prima tremila cuori rosanero al primo allenamento a porte aperte dell’era City.
E invece l’ultima sessione prima delle vacanze e dell’appuntamento del 9 luglio in Trentino per il ritiro, è stata, inevitabilmente, triste. Solo 10-15 tifosi, peraltro i soliti fedelissimi a caccia di una maglia ricordo, a salutare i giocatori di una squadra che ieri ha macinato gli ultimi metri di una stagione finita con delusione e si è congedata con saluto collettivo con l’allenatore Eugenio Corini e il direttore generale Giovanni Gardini. Ieri mattina, al “Barbera”, con qualche piccola eccezione, non c’era gran voglia di parlare. Zero per chi se ne è andato quasi con le valigie in mano come Luca Vido, che non ha nemmeno abbassato i finestrini e ha imboccato velocemente l’uscita.