L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla storia di Roberta Aprile, giocatrice in forza alla Juventus femminile e figlia di una vecchia conoscenza del Palermo.
Lei era ancora in fasce quando suo papà Luca difendeva i pali del Palermo. Oggi, la siracusana Roberta Aprile, classe 2000, è il nuovo portiere della Juventus Women. Una soddisfazione immensa per la giovane siciliana, reduce da 2 stagioni all’Inter e ormai in pianta stabile nel gruppo azzurro di Milena Bertolini. Roberta è nata a Siracusa il 22 novembre del 2000, e pochi giorni prima il Palermo aveva pareggiato in casa con la Torres.
A difendere i pali dei rosanero c’era Vincenzo Sicignano, ammonito con i sardi e squalificato per il match successivo con l’Atletico Catania. A prendere il suo posto, contro gli etnei, fu proprio Luca Aprile, che festeggiò così la nascita della secondogenita. Un’annata da incorniciare, che si concluse con la vittoria del campionato del Palermo e la promozione in serie B: «A Palermo ho vissuto 4 stagioni che non dimenticherò mai. E proprio l’anno della promozione in serie B è nata Roberta. Le mie figlie sono cresciute vedendomi prima tra i pali e poi in panchina. Roberta si è avvicinata al calcio in maniera del tutto spontanea e naturale, e noi abbiamo cercato di assecondare questa passione, ma senza pressioni. Lei voleva sempre accompagnarmi agli allenamenti, scendere in campo, e giocare. Nel pre-partita faceva addirittura il riscaldamento con i portieri che allenavo, praticamente è nata in campo».