Repubblica: “Rispoli, Cionek, Vitiello e Morganella, è la rivincita delle seconde linee”

“Non sono uomini copertina o che strappano i titoloni sui giornali. Eppure nella svolta del Palermo, quel Palermo che domenica si gioca contro il Verona una salvezza che sembrava impossibile, c’è la loro firma. Seconde linee che si sono imposte all’attenzione di Ballardini e ne hanno ripagato la fiducia con prestazioni di altissimo livello che hanno portato la squadra al rilancio finale. Gente che ha mandato in panchina quelli che erano stati i titolari inamovibili per una intera stagione e che sembravano degli intoccabili. Elementi sui quali, con ogni probabilità, il Palermo costruire la squadra del futuro. Stiamo parlando di giocatori come Rispoli, come Cionek, come Morganella, come Vitiello. Tutti elementi venuti fuori nella parte finale della stagione e che di questo finale di stagione sono stati i protagonisti al pari dei Sorrentino, Maresca, Vazquez, Gilardino. Salta agli occhi che sono tutti difensori e salta agli occhi da quando il reparto è andato a regime il Palermo non ha incassato più gol. Schierare Thiago Cionek titolare a Frosinone era sembrato un azzardo e invece il brasiliano naturalizzato polacco è stato decisivo confermandosi poi contro la Sampdoria e la Fiorentina. Segno che il passaggio a vuoto contro il Chievo era stato dettato dall’emozione. Adesso Cionek, oltre ad aver conquistato il Palermo, ha stregato anche il commissario tecnico della Polonia Adam Nawalka che lo porterà agli Europei di Francia. «Negli ultimi tempi sono sempre stato convocato – dice il difensore rosanero – Questo significa che il lavoro paga sempre». È uno slogan che potrebbe essere perfetto anche per Andrea Rispoli e Roberto Vitiello. Due giocatori che si sono sempre fatti trovare pronti quando sono stati chiamati in causa. Sia lo scorso anno, quando Vitiello sostituì il partente Munoz e Rispoli rappresentò una valida alternativa sulla fascia, sia quest’anno quando sono diventati, in campo e fuori, punto di riferimento per tutti i compagni. Sì, perchè il lavoro di Rispoli e Vitiello si è visto sul terreno di gioco, ma anche nello spogliatoio che, soprattutto nell’ultimo periodo, si è affidato in maniera definitiva ai giocatori italiani e di esperienza. «Rispoli si è mangiato la fascia. Contro la Sampdoria ha fatto avanti e indietro per un centinaio di volte». Il giudizio è di Gianni Di Marzio che ha fotografato benissimo la prestazione del terzino già decisivo nella gara di Frosinone (suo il cross per la rete di testa di Gilardino). Il contratto di Vitello scadrà nel 20017, quello di Rispoli invece è stato rinnovato lo scorso anno per quattro stagioni e quindi scadrà nel 2019. Facile immaginare come entrambi saranno punti di riferimento anche nel Palermo del prossimo anno. Destino uguale a quello di Michel Morganella che giocherà in rosanero anche nella prossima stagione. La sua è stata una rinascita personale coincisa con la rinascita della squadra. «Morganella spiccherà il volo insieme al Palermo». Il commento del procuratore dello svizzero non lascia spazio a margini d’interpretazione soprattutto perché il suo contratto è in scadenza nel 2018 ed è stato rinnovato in un momento nel quale Morganella giocava poco o niente. Reduce da un brutto infortunio, lo svizzero si è visto sbarrare la strada a destra da Struna e, soprattutto, a sinistra da Lazaar. Ballardini, dopo una serie di prove sottotono del marocchino, ha deciso a Frosinone di dare fiducia a Morganella schierandolo sulla fascia sinistra mentre Rispoli giocava a destra. Frosinone che torna in continuazione. Del resto, quella in Ciociaria è stata la parita della svolta. Una svolta in classifica, grazie al 2 a 0 finale firmato Gilardino e Trajkovski, ma anche una svolta tattica con Ballardini che ha ridisegnato il Palermo negli uomini e nel sistema di gioco. un cambiamento che ha fatto bene anche a Oscar Hiljemark che, giocando più centrale al fianco di Maresca, è tornato sui livelli d’inizio stagione che gli hanno fatto meritare la convocazione, ufficializzata ieri, della nazionale svedese per Euro 2016”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.