L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara vinta ieri dal Palermo contro la Turris.
Il Palermo aveva preso quattro gol a Foggia e ne ha restituiti cinque alla Turris. Non c’era modo migliore per reagire dopo il crollo di martedì. Al “Barbera” si è rivisto il classico modulo di Silvio Baldini e sono tornate le certezze. Come se il 4-1 della scorsa giornata non ci sia mai stato. Oppure, probabilmente, il 5-0 di ieri è figlio di quel ko. Perché a colpire è stata soprattutto la prestazione. La squadra è entrata in campo con il giusto approccio: compatta nella fase difensiva e corta come aveva chiesto il tecnico; i centrocampisti hanno lavorato bene nel recupero palla e a protezione della retroguardia; i quattro uomini d’attacco si sono dimostrati liberi di testa, provando giocate individuali e a dialogare.
De Rose è stato fin dall’inizio nel vivo del gioco e ha provato a cercare subito il gol con un tiro da fuori mentre Brunori avrebbe potuto portare in vantaggio i rosa già al settimo minuto ma ha colpito il palo dopo un dialogo ripetuto con Floriano. L’1-0 è arrivato comunque al decimo con un autogol del centrale difensivo della Turris, Sbraga, che nel tentativo di appoggiare il pallone di testa al portiere Perina lo ha scavalcato. Lo stesso difensore ha poi sfiorato un’altra autorete deviando il pallone sulla traversa.