Il campionato di serie B è nel caos. La compilazione del calendario, che era in programma il prossimo 6 agosto, è stato rinviato e probabilmente slitterà anche il via del campionato. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Repubblica”:
“Slitta ancora la compilazione del calendario del campionato di B. A deciderlo è stato il consiglio di lega che si è riunito ieri. Nel comunicato in cui si annuncia il secondo rinvio a data da destinarsi dopo quello del 31 luglio si capisce che ormai fra Federcalcio e lega di B la guerra è totale. «La lega B – si legge – non avendo ottenuto risposte dalla federazione in merito al nominativo della ventesima squadra necessaria per completare gli organici del prossimo campionato ha annullato l’evento per la presentazione del calendario, programmato a Cosenza per il 6 agosto». Il nodo è tutto sul numero di squadre che dovranno partecipare al campionato: l’assemblea di lega aveva deliberato la composizione dell’organico del campionato a 20 squadre, approfittando della mancata iscrizione di Avellino, Bari e Cesena. La Federcalcio ritiene la proposta della lega di B irricevibile perché mancano i presupposti e i tempi per decidere in corsa una rimodulazione del numero di squadre. Per il commissario della Figc Roberto Fabbricini non c’è nemmeno bisogno di rispondere nuovamente alla lega a proposito di una proposta che non è prevista nemmeno dai regolamenti. Un concetto ribadito ieri in serata con una nota da parte della Figc: la B deve essere a 22 squadre. Fino a un paio di giorni fa la tensione era palpabile, ma non conclamata. La lega faceva ostruzionismo e si era rifiutata di inviare le certificazioni delle squadre che hanno chiesto il ripescaggio, Catania incluso, e per questo motivo la Figc non ha pubblicato fino ad ora la graduatoria delle aventi diritto a partecipare al prossimo campionato di B. E il Palermo resta a guardare e aspetta anche l’esito del ricorso in appello sul caso Parma, la pronuncia del Coni sul caso Frosinone mentre valuta la possibilità di accodarsi alla richiesta del Crotone, dopo il nuovo deferimento del Chievo sul caso plusvalenze, per il rinvio delle prime due giornate di A dei veronesi. Per i rosa il rinvio potrebbe essere funzionale alla sua guerra dei ricorsi. Anche quindici anni fa la B visse un estate rovente. Quella del 2003 infatti fu quella in cui la Federcalcio per via del caso Catania, con la riammissione in B decisa dal Tar, decise il blocco delle retrocessioni dando vita al campionato a 24 squadre e ripescando la Fiorentina che aveva appena vinto il campionato di C2. Anche in quel caso la lega, che non era ancora divisa in A e B, era nettamente contraria e si arrivò allo sciopero delle società di calcio con il rinvio delle prime due giornate di campionato. La B partì l’11 settembre e non è da escludere che anche quest’anno possa slittare l’inizio del torneo fissato per il 25 agosto. Anche quest’anno in qualche modo il Catania è fra i protagonisti della situazione. Il club, insieme al Novara, ha visto riconosciuto il diritto al ripescaggio e secondo le norme federali insieme al Siena dovrebbero completare l’organico del campionato di B a 22 squadre. Per la Lega, invece, manca una sola squadra per arrivare alla soglia di 20 club e in questo caso resterebbe fuori proprio il Catania per pochi punti secondo in graduatoria dietro il Novara. Anche quest’anno, inoltre, si corre il rischio che invece di ridurre il numero di partecipanti alla fine aumenti. L’Avellino ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro l’esclusione. Se gli irpini fossero riammessi le possibilità potrebbero essere due, una più paradossale dell’altra: un campionato a 23 squadre, oppure Avellino in B al posto del Siena. Praticamente in B andrebbe il Catania che ha perso la semifinale dei play-off contro il Siena e i toscani sarebbero costretti a rimanere in C”.