L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla sfida tra Palermo e Messina, città legate da un’autostrada ricca di amarcord. L’ultimo derby risale alla Serie A del 2007: era l’anno della vittoria rosanero contro il West Ham in Coppa Uefa. L’unico elemento di contatto tra i rosanero di oggi e di allora è proprio Rosario Pergolizzi, che guidò la prima squadra per tre giornate. La Serie D importa poco, dietro la partita del San Filippo ci sono tante storie che restano impresse nella mente dei tifosi. L’effetto amarcord sarebbe stato più completo se il vecchio “Celeste” avesse l’agibilità. A Messina ci sono due squadre, l’Acr e l’Fc. La prima è la discendente della vecchia squadra messinese che è stata in A con i rosanero e gioca al San Filippo. La seconda, prossima avversaria del Palermo, è quella più ambiziosa e vuole giocare al Celeste. Saranno dunque due ambiziose nobili decadute le squadre che si affronteranno domenica. Sono lontani i tempi in cui il Messina che aveva in squadra Vincent Candela e Cristian Riganò, guidato da capitan Alessandro Parisi, palermitano come i due Totò, Aronica e Schillaci, che hanno vestito il giallorosso, vinceva 2-0 sul Palermo di Mark Bresciano e Fabio Simplicio. Quella fu l’ultima volta che le due squadre si affrontarono e sono ancora più lontani quelli in cui con un pareggio che fece comodo a entrambe festeggiarono la promozione in serie A nel 2003/2004. Per trovare una vittoria del Palermo sul campo del Messina bisogna togliere parecchia polvere, facendo contenti gli amanti della cabala che possono trovare nel 3-1 dei rosanero, firmato dalla doppietta di Buoncammino e dal gol di Cecconi, un buon segno visto che quella stagione di Serie C si concluse con la promozione del Palermo. Nel 1991, Cecconi è legato ad un altro aneddoto: Gabrieli provò a fermarlo aggrappandosi ai pantaloncini, ma lui proseguì l’azione in mutande arrivando fino al cross. E il suo striptease fu visto in tutta Italia grazie a “Mai dire gol”. Palermo e Messina furono anche protagoniste di uno spot per l’inaugurazione dell’autostrada A20, con i lavori iniziati nel 1969 e finiti nel 2005, che vide protagonisti i capitani Eugenio Corini e Alessandro Parisi. Un pallone faceva la spola fra le due città fino a quando un arbitro in piena corsia autostradale fischiò la fine e i due giocatori si strinsero la mano.