Repubblica: “Riecco Balogh, l’oggetto misterioso in cerca di riscatto”

“Un obiettivo scontato, ma di una difficoltà enorme. Norbert Balogh ha un pensiero fisso, vale a dire che di lui si parli solamente per quello che farà in campo con la maglia rosanero numero 16 sulle spalle, piuttosto che di tutto il resto. Già, perché il “tutto il resto” di Balogh è vastissimo: dagli infortuni all’operazione che lo ha portato a Palermo nel gennaio del 2016 e che è finita sotto la lente di ingrandimento della procura nell’ambito delle indagini su Zamparini. I sei minuti giocati a Perugia, la prima presenza in questo campionato 265 giorni dopo l’ultima partita giocata con la maglia del Palermo lo scorso 28 maggio, per Balogh rappresentano un nuovo inizio. « Sono felice perché finalmente sono tornato in campo – dice il giocatore al sito internet del Palermo – a Perugia sono tornato a essere un calciatore. Adesso spero di giocare un po’ di più di quanto non sono riuscito a fare. In questo periodo mi hanno aiutato soprattutto la famiglia, la mia fidanzata e il mio procuratore, ma anche tutta la squadra, la società e lo staff medico ». A Palermo non ha mai avuto vita facile Norbert Balogh, ventidue anni compiuti ieri. Sin dal suo arrivo la diffidenza nei suoi confronti è stata molto forte. Sarà l’ambientamento si è pensato dopo le sole quattro presenze messe insieme da gennaio a giugno nel primo assaggio di Palermo nel 2016. È un giovane che arriva da troppo lontano, si è detto dopo le sedici presenze dello scorso campionato. In realtà l’attaccante, che è ancora alla ricerca dalla sua prima rete in rosanero, si è dovuto guardare più dai problemi fisici, a Milano contro l’Inter ad agosto del 2016 ha perfino rischiato di perdere l’orecchio destro per un colpo, che dagli attacchi dei difensori avversari. Poi le luci della ribalta si sono spostate sul suo tesseramento nell’ambito delle indagini della procura di Palermo sul club rosanero. Quando fu ingaggiato si rischiò l’incidente diplomatico fra Zamparini e il Debrecen, la sua vecchia squadra. Il patron, che lo paragonava a Cavani, disse che gli era costato 5 milioni di euro, ma gli ungheresi scrissero una lettera per dire che il prezzo pagato dal Palermo era di 2,2 milioni di euro. Non tardò ad arrivare la spiegazione di Zamparini che in realtà intendeva 2,2 milioni per il cartellino e 2,8 per l’ingaggio complessivo. In realtà successivamente i 2,8 milioni vennero inquadrati sui bilanci del club come costo per la mediazione con l’agente. Un elemento che ha insospettito i pm che indagano sull’eventuale sottrazione di capitali ma che ha portato più volte Zamparini a respingere ogni addebito. Ora Balogh vuole pensare solamente al campo. E magari ritornare a quando lo eleggevano migliore under 21 dell’Ungheria. «Mi piacerebbe segnare il mio primo gol con la maglia del Palermo – dice – Possiamo ritornare a fare punti già contro la Pro Vercelli. Vincere il campionato per noi è l’unica cosa che conta».”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de” La Repubblica”.