L’edizione odierna di “Repubblica” parla del bomber messinese del Palermo, Giovanni Ricciardo, che cerca la rete numero 100 in carriera. Domenica la sfida sarà contro l’Acr Messina, che insieme all’FC Messina, aveva provato a prendere l’attaccante in estate. I rosanero non segnano da due partite – si legge – e c’è bisogno del capocannoniere, con otto gol in undici partite giocate. L’ultima doppietta di Ricciardo risale al 3 novembre contro il Corigliano. Contro l’Acr per Ricciardo sarà la prima volta e l’attaccante spera anche di trovare il primo gol contro la squadra della sua città. Ma non chiedetegli se assapora il gusto di una vendetta contro quel Messina che quando militava in serie A, sotto la proprietà Franza, non esercitò mai l’opzione per il riscatto sul suo cartellino aprendogli le porte del calcio professionistico. Lui risponderà che sì, forse poteva meritare una carriera migliore, ma alla fine è orgoglioso di quello che ha fatto. La storia del suo arrivo a Palermo ormai è arcinota, ma ricordarla nella settimana che condurrà alla partita contro il Messina ha un effetto diverso. Già, perché questa estate – prosegue il quotidiano – il suo cartellino se lo sono conteso i due Messina, Acr e Fc, e qualcuno lo ha anche fotografato a luglio con i dirigenti dell’Fc Messina mentre ascoltava le proposte del club. Appena c’è stata la possibilità del Palermo, però, Ricciardo non ha sentito ragioni, ha chiesto ai suoi due agenti Angelo Rea e Maurizio Casilli di farlo diventare un nuovo giocatore rosanero. «Quando si vociferava del possibile fallimento del Palermo – ha detto Ricciardo in un’intervista al sito ufficiale del Palermo – per noi che siamo siciliani era una notizia triste, ma subito ho pensato che io potevo essere l’uomo giusto per giocare in questa squadra». E così si è rivelato l’uomo giusto anche per Rinaldo Sagramola e Renzo Castagnini che come referenza hanno visto i 20 gol e la promozione della stagione scorsa firmata Ricciardo per il Cesena, la terza in bacheca per il giocatore negli ultimi quattro anni dopo Siracusa e Sicula Leonzio.