Repubblica: “Proprietà straniere, mercato e boom tifosi. Palermo e Genoa supersfida di serie B”

 

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla sfida di questa sera tra Palermo e Genoa.

Un organico rossoblu da 61 milioni di euro contro quello rosanero da 23, che ha più che raddoppiato il valore in un anno. Un tifo da 20 mila abbonati a Marassi contro gli 11.500 fedelissimi del “Barbera”. Duecentocinquantuno anni di storia in due, tra i 129 del Grifone e i 122 dell’aquila rosanero, i simboli del pallone che oggi volano sulle ali delle due holding estere sbarcate in Italia, che si sfidano sul campo e fuori dal rettangolo di gioco. E professano lo stesso credo: «Siamo venuti da voi per costruire un progetto di lungo di termine», come hanno ripetuto a Palermo i dirigenti del City Group e a Genova i manager del fondo 777 Partners.

La partita di stasera (20,30) tra Palermo e Genoa non è solo una gara tra due blasoni da serie A, ma la sfida che vede contrapposti anche i nuovi proprietari del calcio moderno. I colossi che governano Palermo e Genoa hanno carettristiche diverse del City Group – 726 milioni di euro di fatturato nel 2021 – i rosanero sono l’undicesima sorella, in compagnia del New York City, il Melbourne City, i giapponesi del Yokohama F. Marinos, il Montevideo City Torque, il Girona, i cinesi del Sichuan Jiuniu, il Mumbai City FC, i belgi del Lommel SK e il Troyes in Francia. La 777 Partners, sede a Miami e patrimonio stimato di 3 miliardi di dollari, è una realtà che non è solo calcio. E che nel pallone è sbarcato nel 2018 con un quota di minoranza, il 6 per cento, del Siviglia. Per poi imbarcarsi a settembre del 2021 nell’avventura del Genoa e quest’anno in quella del Red Star Football Club, storica società del sobborgo parigino di Saint-Ouen.

Genoa e Palermo sono due cantieri di lungo termine, come hanno specificato Josh Wander a Genova e il manager del City Ferran Soriano. Con due allenatori, il tedesco Alexander Blessin ed Eugenio Corini, scelti all’inglese e con cui costruire un progetto di diversi anni. Valgono poco meno di 85 milioni (84,7) le rose di Palermo e Genoa, con i rossoblu a fare la parte del leone 61,35 e il Palermo a inseguire con 23,4. Questo perché i club vengono da due momenti completamente diversi.

Il Genoa riparte da una retrocessione dalla serie A e una situazione di gestione complessa, che ha costretto i dirigenti a sfoltire una rosa che lo scorso gennaio aveva toccato gli 81 elementi con costi per 77 milioni di euro. Poi la squadra, già forte per la categoria, è stata consolidata con gli arrivi, tra gli altri, del bomber degli ultimi due campionati di serie B Massimo Coda, l’ex del Palermo Puscas, il fantasista del Venezia Aramu, il figliol prodigo Kevin Strootman, il centrale Dragusin, il terzino Pajac e il portiere Martinez. Il Palermo, invece, ha ricostruito in toto una rosa che ha vinto i play-off, spendendo di soli cartellini 7,3 milioni con l’arri[1]vo di 14 uomini tra prestiti e titoli definitivi in una rosa che ha più che raddoppiato il valore: da 11,1 a 23,4 milioni.