L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sugli ultrà neofascisti. Sulla pagina Facebook “Dalle curve alle piazze” recitano slogan come “E Roma sia, stiamo arrivando merde!”. “Le piazze diventeranno il vostro incubo”. “Preparatevi alla battaglia”. E ancora. “Partiamo dalle curve per infiammare le strade”. “Monta la rabbia, l’onda nera pronta alla battaglia”. “Andiamo a Roma così, poi vediamo se il governo non cade subito”. La manifestazione anti-governativa a Roma dei Ragazzi d’Italia — un network di gruppi ultrà neofascisti che unisce le curve più a destra del panorama del calcio italiano — è confermata: appuntamento sabato alle 15 al Circo Massimo. “La nostra è una manifestazione contro la politica. Gli ultrà ci hanno aiutato a diffondere questo messaggio. Siamo ragazzi italiani, cittadini comuni di ogni tipo che sono stanchi di essere presi per il culo”. Parole di “Aquila”: alias di Stefano Paderni, da Passirano, Brescia. Il passaparola ha preso piede: Varese, Verona, Padova, Udine, Genova, Bologna, Piacenza, Torino, Milano, Ascoli. E Roma. Nella capitale è data per certa l’adesione degli Ultras Lazio (eredi degli Irriducibili di Fabrizio Piscitelli). A loro potrebbero unirsi anche esponenti delle frange più nere della Sud romanista. Tra i gruppi ultrà di Lazio e Roma la presenza dell’estrema destra è capillare: Forza Nuova e CasaPound hanno solidi punti di riferimento, sugli spalti raccolgono militanti.