L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul progetto del Palermo in collaborazione con le scuole cittadine. Ieri all’assessorato all’istruzione e alla formazione professionale è stato firmato un protocollo d’intesa, promosso dal Fondo sociale europeo, fra l’ufficio scolastico regionale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il nuovo Palermo del presidente Dario Mirri. Saranno coinvolti nel progetto circa seicento studenti che saranno invitati allo stadio in occasione delle partite dei rosanero. I giocatori, invece, avranno modo di rispondere alle domande dei ragazzi partecipando a incontri in classe o a iniziative nel reparto di lungodegenza dell’ospedale civico. Ieri, oltre a Vaccaro e Felici, era presente l’AD Sagramola che ha firmato il protocollo d’intesa con l’assessore Roberto Lagalla e Giovanni Caramazza in rappresentanza dell’ufficio scolastico regionale: «Grazie all’impegno e a una sana competizione — dice Sagramola — si possono raggiungere ottimi risultati. Con questo progetto avremo la possibilità di portare la nostra testimonianza all’interno delle scuole siciliane. Sarà un momento importante anche nel nostro lavoro di sviluppo del senso di appartenenza: tutto questo per noi non può che essere motivo di grande orgoglio». Il protocollo nasce nell’ambito del progetto Kick off giovani promosso dalla Regione Siciliana e dal Palermo per l’iniziativa “ Sport per tutti e non per pochi” che, già a partire dalla partita fra Palermo e Messina che si giocherà domenica al “Barbera” alle 15 e fino alla fine del campionato, porterà sugli spalti dello stadio gli studenti delle scuole che hanno aderito al progetto. Oltre alle partite di campionato saranno organizzati eventi sportivi, giornate di incontro, mostre fotografiche e concorsi fra studenti che vedranno coinvolti direttamente non solo i giocatori del Palermo, ma anche lo staff tecnico e dirigenziale. «Il disagio sociale — si legge su una nota — non riguarda solo i giovani in età scolare a rischio di abbandono scolastico ma anche i ragazzi che, a causa di problematiche sanitarie, si trovano a vivere una situazione di disagio e sofferenza. Il progetto mira a creare una collaborazione tra il mondo della scuola e quello del calcio professionistico, realizzando azioni dirette a contrastare fenomeni di discriminazione e a sostenere le associazioni impegnate in progetti dedicati a favorire il reinserimento sociale dei giovani a rischio emarginazione».