“D’accordo che siamo a Natale, ma un regalo come quello che ha fatto loro il portiere dell’Ascoli Perucchini i giocatori del Palermo non lo avrebbero sperato nemmeno nella più ambiziosa lettera a Babbo Natale. E invece, l’autogol del portiere dell’Ascoli, uno di quei “gollonzi” sui quali la Gialappa’s ci avrebbe ricamato sopra per anni, ha spianato la strada al successo dei rosanero. Inoltre, sarà banale e scontato visto il periodo, ha funzionato anche l’albero di Natale con il quale Stellone ha schierato il Palermo. Scontato mica tanto visto che il successo sull’Ascoli per 3 a 0 ha interrotto la ” pareggite” che aveva colpito la formazione rosanero che, in quattro delle ultime cinque partite non era andata oltre il pari. E invece con il 4-3-2-1 è arrivata quella vittoria che i rosa inseguivano, frutto di una gara nella quale il Palermo ha creato tanto, ha sprecato altrettanto e, a tratti, ha sofferto gli avversari. Un successo che rintuzza l’attacco delle più dirette concorrenti e che fa porre al Palermo una seria ipoteca sul titolo di campione d’inverno che si assegnerà domenica. Ma quello che contava era che il Palermo tornasse al successo e soprattutto tornasse a fare bottino pieno al “Barbera” dove non vinceva dall’11 novembre. Un “Barbera” che anche contro l’Ascoli presentava larghi spazi vuoti sugli spalti, però con Zdenek e Karel Zeman in tribuna. Che il Palermo volesse la vittoria così come “ordinato” alla vigilia dal suo allenatore si è capito subito. Dopo un minuto di gioco Falletti calciava alto l’invito al centro dell’area di Trajkovski. Dall’altra parte anche Vivarini aveva detto che l’Ascoli se la sarebbe giocata a testa alta e così è stato. I marchigiani non si sono trincerati in difesa nonostante le iniziative dei rosa vicini al gol con Moreo di testa e con Haas a lato da buona posizione. Il tiro da fuori di Laverone che sfiora il palo sta a testimoniare che l’Ascoli c’è. Ma, per fortuna dei rosa, c’è soprattutto Perucchini che regala letteralmente il gol del vantaggio al Palermo con un clamoroso autogol che difficilmente potrà dimenticare. Il portiere va in dribbling su Moreo, lo manda a vuoto, ma poi incespica e spedisce il pallone in fondo alla sua rete. E’ il 26esimo e, di riffa o di raffa il Palermo è avanti. In curva sud viene esposto uno striscione di vicinanza alle famiglie dei paesi etnei colpiti dal terremoto. Un bel gesto, probabilmente in risposta a quello dei tifosi del Catania in occasione dell’alluvione di Casteldaccia. Il bel gesto, questa volta tecnico, è quello di Falletti che, al volo di destro, sfiora il raddoppio. A inizio di ripresa, mentre i tifosi del Palermo cantano “Perucchini uno di noi”, Brignoli smanaccia il cross di Cavion che sbatte sulla traversa. Il bis al 26’ quando Ninkovic, su punizione, accarezza la parte alta del legno. Un minuto dopo il Palermo raddoppia. Sul tiro di Trajkovski, Perucchini respinge su Chochev che di sinistro insacca. Ma la partita non è ancora chiusa perché il Palermo ci ha preso gusto e al 41esimo segna anche il terzo con Szyminski che insacca sotto porta a conclusione di una mischia”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Repubblica” parlando del match andato in scena ieri tra Palermo ed Ascoli terminato con il risultato di 3-0.