“Il croato tre anni fa stava per firmare con il Catania, para rigori, vive a Mondello e s’sispira all’asso spagnolo”. Questo titola l’edizione odierna de “La Repubblica” in merito al portiere rosanero, Josip Posavec. Il quotidiano poi prosegue: ”Nelle ultime due partite giocate il Palermo aveva incassato 8 gol, che diventano dieci nelle ultime 3, dodici nelle ultime quattro e così via. Quindi, il fatto stesso che Josip sia riuscito a mantenere la porta inviolata contro il Bologna è già un successo. Arrivato come oggetto misterioso, Posavec si è fatto conoscere nel miglior modo possibile. Con le parate, con la sicurezza, con la tranquillità. Il diciannovenne da Varadzin in Croazia è sembrato autoritario e, nonostante sia a Palermo solo da un mese, ha urlato ai suoi compagni in italiano per guidare la difesa e sistemare la barriera. Del resto, dal giorno che è arrivato in Sicilia, Posavec ha iniziato a prendere lezioni di italiano. Prende lezioni oltre che alla scuola del centro storico, dove tutti gli stranieri del Palermo imparano la nostra lingua, anche a casa Jajalo. Il giovane portiere, infatti, è stato praticamente adottato dal connazionale. Entrambi vivono a Mondello, a pochi metri l’uno dall’altro e Josip insieme alla fidanzata sono spesso ospiti di Jajalo e della moglie. […] La Sicilia era nel destino di Posavec. La prima squadra ad interessarsi al Nazionale Under 21 croato era stata il Catania. Cataldo Bevacqua, agente Fifa aveva seguito la sua crescita e il trasferimento al Catania ormai sembrava cosa fatta, ma gli etnei non trovarono l’accordo conclusivo con l’Inter Zapreisc. Tre anni dopo, grazie anche a Curkovic è arrivato il Palermo che ha deciso di puntare tutto su questo, che è un vero e proprio para rigori […]”