L’edizione odierna di “Repubblica” parla della maxi-inchiesta venuta alla luce in queste ultime ore.
Galeotta fu la finale di Cardiff. È il 3 giugno 2017, e in campo scendono la Juventus e il Real Madrid per l’ultimo atto della Champions league: finirà male, 4- 1 per le merengues, ma quel giorno il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè non sapeva ancora che ci sarebbe stato anche uno strascico giudiziario. Miccichè, innamorato della Vecchia Signora tanto da aver dato il nome di Michel Platini al gatto che gli teneva compagnia all’alba di Forza Italia, quella sera sedeva in tribuna, secondo l’indagine che travolge Girgenti acque grazie ai voli, agli alberghi e ai biglietti del match pagati dal patron dell’azienda, Marco Campione – si legge -.
È proprio questo il punto: al politico forzista, ma anche all’attuale esponente di ” Italia viva” Francesco Scoma che all’epoca era il suo ” mandatario”, cioè il responsabile della campagna elettorale, viene contestata la violazione della legge del 1974 che proibisce ai concessionari di servizi pubblici di finanziare partiti, ma anche di non aver dichiarato tutto, escludendo appunto le spese per assistere alla partita. Per i magistrati, quelle spese sono un finanziamento elettorale. «Risulta difficilmente comprensibile – annotano nell’ordinanza di custodia cautelare recapitata ieri a 8 persone – il motivo per il quale una società concessionaria di un servizio pubblico, come la Girgenti Acque spa, abbia pagato a Miccichè voli aerei, pernottamenti e due biglietti per la finale nei mesi antecedenti le elezioni regionali».