Il Comune di Palermo ha deciso di affidare alla società rosanero i lavori di impermeabilizzazione della copertura dello stadio Renzo Barbera. Questo intervento, del valore stimato di circa 200 mila euro, verrà incluso nel computo degli interventi già avviati dal club per il rilascio del certificato di idoneità statica, sollevando così l’amministrazione comunale dall’onere economico diretto.
Gli accordi tra club e amministrazione
Dall’ufficio tecnico comunale è arrivato il via libera per compensare le somme anticipate dal Palermo con i crediti che il club vanta nei confronti del Comune. Tali crediti, accumulati per gli interventi effettuati durante l’estate e necessari per l’omologazione dello stadio, verranno integrati nella nuova convenzione in fase di discussione. La mancanza di risorse economiche da parte dell’amministrazione rende impossibile rimborsare il club in contanti.
Le problematiche legate all’impermeabilizzazione
Il rifacimento della copertura era stato escluso dagli accordi iniziali, in quanto si stava ancora cercando di capire le ragioni del fallimento di un intervento eseguito nel 2022, finanziato con il contributo della Federcalcio, del Comune e della Regione. Tuttavia, le recenti piogge torrenziali hanno aggravato la situazione, rendendo inagibili parte della tribuna stampa e causando disagi ai tifosi in altre aree coperte.
Tempi stretti e condizioni meteo avverse
I lavori di impermeabilizzazione richiederanno dai 40 ai 50 giorni, ma sarà necessario attendere un periodo di almeno 15-20 giorni consecutivi di bel tempo per avviare gli interventi. Inoltre, per evitare che il caldo estivo comprometta i risultati, l’opera dovrà essere completata entro la primavera.
La questione della convenzione
Parallelamente, il club rosanero attende una bozza della convenzione da parte del Comune per avviare una trattativa concreta. Nel frattempo, il Palermo ha ribadito la sua disponibilità a sostenere i lavori, purché vengano riconosciute le somme anticipate e i danni subiti, come le infiltrazioni negli Skybox e i guasti agli impianti di illuminazione.
Questa decisione rappresenta un ulteriore passo verso la risoluzione delle criticità che hanno caratterizzato la gestione dello stadio, ma evidenzia anche l’urgenza di definire un piano condiviso tra le parti per garantire la piena funzionalità del Barbera.