Repubblica: “Petardi in campo, stangata sul Palermo: gara a porte chiuse. Johnny Giordano: «Nessun accordo per creare incidenti»”

“Mano pesante del giudice sportivo che, dopo i fatti di domenica sera nel corso della gara contro la Lazio, hacondannato il Palermo a disputare a porte chiuse la prossima partita contro l’Atalanta. Nel suo referto il giudice sportivo Gianpaolo Tosel, che ha anche fermato Quaison per un turno, motiva la sua decisione con il fatto che «nel corso della gara, i sostenitori della società rosanero hanno effettuato nel recinto e sul terreno di gioco un nutrito lancio di petardi ( 1 4), bengala (4) e fumogeni ( 2 ) e oggetti di varia natura (seggiolini, rubinetteria ed altri oggetti contundenti) , provocando in tal modo la sospensione della gara al 24′ del primo tempo (per circa un minuto) e al 1 4′ del secondo tempo (per circa quattro minuti)». A inasprire la decisione del giudice sportivo è anche il fatto che «un petardo è esploso a brevissima distanza da due calciatori,con concreta esposizione a pericolo della loro incolumità, ed altri petardi sono esplosi in prossimità degli arbitri addizionali» e anche «la particolare gravità del comportamento tenuto dai sostenitori della società rosanero». Mercoledì prossimo, quindi, il Palermo giocherà senza pubblico la partita del turno infrasettimanale contro l’Atalanta. La società rosanero paga cosi le intemperanze dei propri tifosi e il nutrito lancio di petardi e fumogeni in campo. Fatti che, si legge in un comunicato diffuso dai gruppi ultrà dell curva Nord superiore, non sono nati da un accordo tra le fazioni della Nord superiore e quella inferiore «Domenica non c’è stato nessuna iniziativa comune tra noi e la cuva Nord inferiore -dice Johnny Giordano in rappresentanza del gruppo “Ultrà Palermo 1 900″ -Non ci sono stati domenica, cosi come non ci sono mai stati in altre occasioni. Siamo due entità distinte e tra noi non esiste nessun rapporto e, tanto meno, collaborazione. Siamo stati giovedì a Boccadifalco per chiedere il massimo impegno ai nostri calciatori. Domenica abbiamo preparato la coreografia e iniziato a tifare regolarmente. Quando abbiamo visto la squadra giocare in quel modo abbiamo deciso di lasciare lo stadio nell’intervallo senza incontrarci con nessuno e senza organizzare una linea di condotta comune per arrecare danno alla squadra». Ieri, intanto, Davide Ballardini ha diretto nel ritiro di Coccaglio il suo primo allenamento da quando è tornato sulla panchina  rosanero al posto dell’esonerato Novellino. «Il calcio che ama Ballardini è quello che amo io -dice Zamparini che ieri è stato in ritiro e ha pranzato con il tecnico -All’epoca ho sbagliato io a mandarlo via. Adesso mi ha manifestato l’intenzione di restare, anche se dovessimo retrocedere in B. Ben venga. Siamo in una brutta situazione, ma credo ancora nella salvezza»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio