Repubblica: “Perinetti: «Il Palermo è già in serie C. Catania e Renzo Barbera…»”
L’edizione odierna di “Repubblica” riporta un’intervista realizzata a Giorgio Perinetti. Alcuni club come il Catania rischiano di fallire. «Capisco che ogni lega ha i suoi problemi, ma il calcio se si vuole salvare deve lavorare in sinergia altrimenti sarà dura. È ovvio che qualcuno sarà svantaggiato perché si devono prendere decisioni straordinarie a fronte di una situazione straordinaria. Il coronavirus sta minando vari settori della produttività e il calcio è uno di questi con il suo miliardo di tasse versato all’erario e cinque miliardi di incassi per lo Stato in termini di sistema e di indotto. Tutti insieme si deve lavorare per fare ripartire la A che è la locomotiva del movimento, ma se non funziona la motrice, gli altri campionati, che sono i vagoni, nemmeno escono dalla stazione» – ha dichiarato Perinetti -. Il progetto di rinascita del Palermo rischia? «Il Palermo sul campo ha acquisito già il merito per la promozione in C. Bisognerà capire come ripartirà il calcio di Lega Pro, con quante squadre e in che modo. Ci saranno problemi di iscrizione per tanti club. Sarà un mondo nuovo se si prende la palla al balzo per fare gli aggiustamenti necessari». Domenica Renzo Barbera avrebbe compiuto cento anni, che ricordo ha di lui? «Il Presidentissimo è stato uno degli uomini più onesti e sensibili che abbia mai conosciuto. Ricordo che quando è morta mia madre lui venne al funerale. Mia figlia Chiara solamente in chiesa capì che aveva perso la nonna ed era inconsolabile. Lui il giorno dopo le fece recapitare una bambolina per provare a consolare quella bimba straziata dalle lacrime. Una persona straordinaria, un dirigente illuminato con il quale avevo il piacere di camminare e conversare da casa sua verso lo stadio. Mi colpì la sua eleganza la prima volta che lo vidi la sera della finale di Coppa Italia a Napoli fra Juve e Palermo. Lo ricordo sempre con grande affetto».