L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle possibili scelte di Pergolizzi in vista di Giugliano-Palermo. Potrebbe esserci spazio per Ambro in posizione di trequartista in un rombo di centrocampo con Martin, Martinelli e Kraja alle spalle delle due punte Ricciardo e Felici.
«Cerchiamo di variare disposizione in campo — dice Pergolizzi — per avere alternative alla nostra fase offensiva, per non essere ripetitivi e non rischiare di fare sempre le stesse cose. Ambro ha fatto bene domenica contro il Messina, per noi è importante fare possesso palla e intensità. E contro il Giugliano più che tattica ci vuole intensità, carisma e agonismo». Santana partirà dalla panchina, Crivello è guarito ma tornerà con l’Acireale. Lancini pronto al rientro con Accardi al fianco. «È una partita importante contro una squadra importante — dice l’allenatore del Palermo — è una società che cresce, un’ottima squadra che in casa ha vinto tutte le partite e che sa essere pericolosa sotto l’aspetto agonistico e caratteriale. Per questo per noi diventa fondamentale essere pronti sotto questo aspetto piuttosto che sul piano tattico e tecnico. Dovremo essere equilibrati, sapere quando attaccare e quando aspettare. Voglio che la squadra sappia leggere le situazioni e che sia più cattiva del solito. Campioni d’inverno? Ci tengo solo a livello personale — dice Pergolizzi — ma più che a girare al primo posto penso all’importanza della partita e all’obiettivo finale. Dobbiamo capire la nostra crescita contro una squadra che per me vale quanto il Savoia. Parleremo con la società per individuare eventualmente ciò che serve. Per ora voglio pensare al calcio giocato, ho letto di Ricciardo al Cerignola e che ho chiesto Cerone al Savoia. Non c’è niente di vero. Se faremo qualcosa, poi, sarà necessario farla in prospettiva. A questo punto del campionato non possiamo non pensare a cosa può servirci per il futuro. Ma tutto questo è nel campo delle ipotesi, devo parlare prima con la società. Non riesco a capire — fa notare Pergolizzi — so che c’è un problema e ci deve essere una soluzione. Ma non può essere sempre la stessa. Se non si rimuove il problema non cresceremo mai. L’assenza dei tifosi è un peccato per la cornice della partita e per noi perché i tifosi rappresentano sempre l’anima della squadra. Così troviamo la soluzione più semplice, ma non risolviamo il problema. Si deve dare alla gente, alle famiglie, la possibilità di vedere le partite. A Palmi abbiamo incontrato tante famiglie, perché togliere anche a loro la gioia di una gita fuori porta?».