“C’è una cosa che è simile nel mondo del calcio come in quello dell’alta finanza: la programmazione. Per questo motivo anche se la classifica dice che la retrocessione non è ancora matematica, la macchina organizzativa del nuovo Palermo si è messa in moto. C’è ancora il passaggio formale del cambio di proprietà da completare, ma il presidente Paul Baccaglini ha già dato il via al cosiddetto piano B, un programma che ha come unico obiettivo la promozione in A nel prossimo campionato cadetto. La gestione sportiva di una squadra di calcio ha tempi diversi rispetto a quelli imposti dalle burocrazie bancarie, per questo motivo sono già stati avviati contatti a tutti i livelli, dirigenziali, tecnici e fra i giocatori. L’idea del nuovo Palermo è quella di avere un allenatore che possa avere voce nella costruzione della squadra, ma che sia svincolato dai compiti di manager. Baccaglini ha ammesso che ha già formato una sua rete di consulenze, ma che nessuno di questi canali di informazioni sarà mai portato alla luce. Ed è fra questi contatti che va ricercato chi ha messo in comunicazione il presidente del Palermo con alcuni allenatori per un primo giro di conoscenze. Telefonate e contatti con un ristretto giro di tecnici fra i quali dovrebbe esserci l’uomo che guiderà la riscossa rosanero. L’ipotesi di un tecnico emergente faceva parte del piano A, quello che sarebbe stato applicato in caso di salvezza, ma il fatto che ormai la retrocessione sia solo questione di calcoli ha lanciato il piano B. L’identikit è quello di un allenatore esperto, che conosca la categoria. E se poi dovesse anche conoscere la piazza e incontrare il favore dei tifosi non sarebbe affatto male: per questo motivo tornano d’attualità i nomi di Beppe Iachini ed Eugenio Corini. Caratteristiche simili ai primi due per esperienza e legami con la città anche per Edy Reja e Francesco Guidolin. Con la suggestione per l’allenatore di Castelfranco Veneto di avere la possibilità di riportare i rosanero nuovamente in A dopo la promozione di tredici anni fa. Individuato l’allenatore si passerà poi all’analisi della rosa attuale. L’annunciato repulisti troverà conferma anche nei fatti. Al momento sono solamente in tre i giocatori che si sono guadagnati la stima della nuova società: Andrea Rispoli, Bruno Henrique e Ilija Nestorovski. Chiaramente la cosa più importante è che anche loro tre siano pienamente convinti di rimanere in rosanero. Ma dai primi contatti la sensazione è che si possa ripartire proprio dal difensore, dal centrocampista e dall’attaccante. Tutti gli altri avranno ancora tempo per cercare di dimostrare di essere dentro il progetto del nuovo Palermo oppure sedersi a tavolino e trovare la soluzione migliore per tutti”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.