Repubblica: “Parte da Cosenza il rush finale dei rosa verso i play-off”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara che il Palermo giocherà a Cosenza.
Ora il tempo scarseggia. Per tutti. Per il Palermo, che ha soltanto sei incontri per fissare il proprio destino e ottenere il miglior piazzamento nella griglia degli spareggi coltivando il sogno serie A; per Mignani che, nonostante una sola settimana di lavoro con la squadra, deve far affiorare un’impronta che dia la scossa per il rush finale; e anche per i giocatori, intenti a rialzare la testa dopo la parentesi di Corini mentre si giocano una fetta di riconferma nella prossima annata e nel progetto “Made in City”.
Da una parte, dirigenza e investimenti extracampo metodici e puntuali come un orologio svizzero che proiettano la società nel futuro; dall’altra, qualche inciampo di troppo e prestazioni non all’altezza evidenziate dal cambio di guida forse intempestivo. Oggi il Palermo riparte proprio dal Cosenza che all’andata zittì in pieno recupero, al novantunesimo esatto, il “Barbera” con un tiro a giro di Canotto, calciato proprio da quella mattonella fuori area diventata durante l’anno tallone d’Achille di Pigliacelli.
Fu la prima batosta della stagione, con i rosa che fino a quel momento avevano pareggiato il solo match inaugurale contro il Bari e poi vinto i successivi contro Reggiana, FeralpiSalò ed Ascoli. Una sconfitta che non compromise un cammino inizialmente in ascesa ma che, col senno di poi, tolse punti dal conto ora preziosi. Una squadra alla conquista dei play-off, l’altra nel perenne tentativo di sfuggire ai play-out: due formazioni decisamente differenti rispetto al primo appuntamento stagionale, per interpreti e ambizioni, ma accomunate dalla rivoluzione in panchina.
Al “Gigi Marulla”, con un settore ospiti a tinte rosanero… sbiadite per l’unico spicchio aperto su quattro e gli appena 612 ticket emessi, Mignani tenterà la ribalta sconfessando il suo precedente credo, difesa a quattro e rombo in mezzo al campo, sperando di infondere maggiore solidità col modulo a tre sperimentato con la Samp. Rientrano dalla squalifica Gomes e Coulibaly, ma rimangono ai box per lo stesso motivo Lucioni e Di Mariano. Dietro, quindi, per fermare l’ex Tutino tornato dall’infortunio e già in gol con la Feralpi, il tredicesimo e suo miglior apporto realizzativo di sempre, il tecnico dovrebbe sostituire Lucioni con Nedelcearu, già incline al ruolo, in una linea che comprende anche Ceccaroni e Diakité.