Repubblica: “Parma salvo. Il piano dei rosanero per l’appello”
“Carte bollate e ricorsi non lasciano spazio al pallone. Per il Palermo è tempo di un nuovo ricorso alla corte federale d’appello della Figc. La decisione di ieri del tribunale federale che ha squalificato per due anni Emanuele Calaiò e sanzionato con 5 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato il Parma per il caso dei messaggi WhatsApp sarà impugnata dal Palermo. Entro domani la società di viale del Fante ha tempo per motivare il proprio ricorso che sarà inoltrato per tutelare le proprie ragioni da club direttamente interessato per ragioni di classifica al procedimento che riguarda il Parma.
Per il Palermo ci sono troppe sproporzioni fra il riconoscimento del tentativo di illecito e la condanna a due anni di squalifica per Calaiò con la sanzione comminata al club che di fatto non è afflittiva visto che al Parma viene salvata la promozione in A. Punto centrale del ricorso sarà l’interpretazione di “stagione in corso”: nelle motivazioni il tribunale federale spiega che la penalizzazione è stata comminata per il campionato che deve ancora iniziare perché si deve intendere il periodo che va dal primo luglio 2018 al 30 giugno 2019. Il procedimento, però, riguarda un tentativo di illecito commesso, secondo sentenza, nella stagione che va dal primo luglio 2017 al 30 giugno 2018 e quindi la sanzione dovrebbe riguardare il campionato di B. C’è poi l’aspetto della questione Ceravolo, il giocatore del Parma che era pronto a mettere a disposizione della procura federale il suo telefonino, ma che proprio nel giorno dell’audizione ha denunciato lo smarrimento del cellulare. Per il Palermo c’è un’incongruenza anche in questo caso. Il tribunale federale, infatti, non ha ritenuto di dovere vagliare né la posizione di Cervaolo, né di sentire i dirigenti del Parma: «Il tentativo di illecito — si legge nella motivazione — è stato respinto dai destinatari (lo Spezia, ndr) e salvo ulteriori elementi che dovessero emergere da eventuali successive indagini, il Parma ha conseguito sul campo la posizione di classifica ». La corte federale d’appello si pronuncerà entro una decina di giorni e dovrà valutare anche il ricorso del Parma che punta all’assoluzione e a vedere scagionato del tutto Calaiò. Il secondo grado di giudizio potrebbe arrivare alla vigilia dell’esordio ufficiale dei rosanero in Coppa Italia del 5 agosto. Il Palermo è tutt’ora in una situazione di grande incertezza. Questo nuovo colpo di scena congela tutto quello che ruota attorno alle cose di campo. Mentre la squadra ha iniziato ieri la seconda e ultima settimana di ritiro a Sappada, tutte le situazioni di calcio mercato che si presumeva di sbloccare in considerazione della sentenza tornano in attesa. La prospettiva di un campionato piuttosto che di un altro cambia e anche parecchio ogni singola valutazione: da quelle sui giocatori in lista di partenza a quelle sugli acquisti. L’ormai prossimo arrivo di Nicolas Haas, centrocampista classe 1996 dall’Atalanta, per esempio, non può considerarsi un colpo per una squadra che deve salvarsi in A o per una che deve centrare la promozione dalla B.
In questo contesto sul Palermo pende anche la decisione del tribunale del Riesame che ha fissato per il 7 agosto l’udienza per discutere l’appello presentato dalla procura sul rigetto delle misure cautelari degli arresti domiciliari che riguardano il patron Maurizio Zamparini, il suo commercialista Anastasio Morosi e la segretaria Alessandra Bonometti. La procura ha presentato ricorso anche per il rigetto del sequestro di 49 milioni di euro dai conti del Palermo. Il tribunale del Riesame ha sciolto la riserva sull’appello del club rosanero che chiedeva il dissequestro di 1,1 milioni di euro dai conti del club. Dissequestro accordato”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.