“Se è già un Palermo completo si capirà fra sette giorni in occasione della prima partita di campionato in casa con lo Spezia. Nel frattempo l’allenatore Bruno Tedino si ritiene soddisfatto per come ha lavorato la sua squadra, si prepara all’ultimo test precampionato oggi contro il Mazara e dice che cade in errore chi pensa che basti comprare un giocatore per fare una squadra, regista o attaccante che sia. «Jajalo, Murawski, Chochev e Gnahorè – dice Tedino – non sono registi, è evidente. Sono giocatori che hanno intelligenza calcistica e possono fare parte di un gioco produttivo in cui tutti devono sapere cosa fare per creare occasioni da gol. Vale per loro, ma anche per tutti gli altri da Posavec a Nestorovski. Se poi mi chiedete chi voglio per completare la rosa, rispondo che non c’è un giocatore che obiettivamente vorrei. Non penso a un portiere, un difensore centrale, un centrocampista o un attaccante. Perché la costruzione di una squadra nasce dal lavoro: se mi chiedete se voglio Caputo, Antenucci, Cigarini o Cristiano Ronaldo, rispondo: chi è che non li vorrebbe? Ma è sbagliato pensare che basta un giocatore per fare una squadra». Quella che vorrebbe Tedino, anche con gli uomini che ha a disposizione in questo momento, è una squadra più pericolosa in attacco. «Mi aspetto un miglioramento sostanziale – sottolinea – nell’attacco alla profondità; bene il fraseggio, bene la fase difensiva, ma dobbiamo giocare un calcio con un indice di pericolosità superiore. Il possesso palla fine a se stesso porta poca sostanza. Di tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora vorrei che migliorassimo in questo aspetto. Non è che stiamo facendo male, ma penso che in questo senso possiamo crescere ancora ». E chissà che per avere una squadra ancora più pungente sotto porta non si possa puntare tutto su La Gumina in coppia con Nestorovski con Coronado trequartista. «Di La Gumina adesso vedo che lo hanno scoperto tutti – dice Tedino – ne parlano tutti in Italia e la cosa mi fa piacere. Non scopro niente dicendo che è un buon giocatore, bisogna avere il coraggio di farlo giocare. Di Nino mi piace la sua sfrontatezza, il sapere attaccare la profondità. Diciamo che Nestorovski è un numero nove e La Gumina è un numero undici. Uno come La Gumina bisogna avere il coraggio di farlo giocare. Stiamo prendendo in considerazione l’ipotesi delle due punte, con Coronado che possa giocare da trequartista o in appoggio da mezzala destra o sinistra per dare equilibrio alla squadra. Ma abbiamo tante soluzioni con Trajkovski che è più punta che trequartista, Embalo che attacca lo spazio e Balogh che sa partire dall’esterno e accentrarsi». Un discorso a parte lo merita Lo Faso, talento che non si sente al centro del progetto Palermo e che continua a guardarsi intorno. «Per me lui non è un alternativa a Coronado – dice Tedino – paragonarli è come parlare di Rosy Bindi e Michelle Hunziker o di me e Gabriel Garko. L’ho portato in nazionale, ho un rapporto speciale con lui, posso dargli anche una pizza in faccia. Nulla gli è dovuto perché ha un contratto importante, tocca a lui ritagliarsi spazio in squadra»”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.