Repubblica: “Parla chi ha deciso di non abbonarsi: «Diserterò lo stadio non sarò complice di questa società»”

L’edizione odierna de “La Repubblica”, oltre ad aver intervistato il primo tifoso ad aver rinnovato l’abbonamento, ha sentito anche l’altra faccia della medaglia. Ovvero, i sostenitori che hanno scelto di non abbonarsi. Ecco quanto si legge sul quotidiano: “Anni e anni di abbonamenti alle spalle. Talmente tanti da non sapere ricordare così su due piedi quanti. Ma questa volta Rosario Vella, musicista palermitano, ha scelto di non confermare il suo posto al “Barbera”. «Perché non credo più a questa società – dice il tifoso – non penso che voglia fare gli interessi dei suoi sostenitori. La società è allo sbando. Cerca di fare solamente cassa. È stato dimostrato negli ultimi anni che non c’è intenzione di costruire una squadra che possa inseguire dei risultati sportivi. Gli obiettivi del club sono solamente economici e non sarò complice di una società che persegue tutti gli interessi possibili tranne che quelli sportivi. Rinuncio anche al mio affetto per la squadra – spiega Vella – e al mio essere uno sportivo che ama vedere il calcio oltre che averlo praticato a livello dilettantistico. Ma i miei soldi non sarebbero riutilizzati per costruire un gruppo di giocatori forti, sarebbero impiegati per le finalità economiche della proprietà. Zamparini non fa più gli interessi della squadra da molti anni. Fino alla stagione scorsa ci speravo ancora, ma quest’anno non mi avrà. Mi dispiace – continua Vella – che la favola iniziata con Zamparini sia già finita. Qualcuno si sente ancora legato a lui e pensa di dovergli qualcosa: io non credo di dovergli proprio nulla. Vedo il tipo di campagna acquisti che sta facendo il Palermo: non c’è nulla. Non vedo nomi di giocatori che possano riportarmi allo stadio. Non comprendo la scelta di affidarsi a un allenatore che non mi sembra avere la giusta esperienza per riportare la squadra in A. Zamparini sa che alla fine chi ama il calcio l’abbonamento lo sottoscriverà comunque, ma il suo è un ricatto e io non cedo».”