“Closing e paracadute. Due parole che riempiranno i pensieri e le giornate dei tifosi del Palermo per tutta la settimana. E non per forza in questo ordine. La prima accompagna dubbi e speranze dei sostenitori rosanero da quando è comparso sulla scena Paul Baccaglini. La seconda ha fatto capolino più volte nelle varie fasi del campionato del Palermo e torna con prepotenza adesso che la classifica e la regola del cosiddetto paracadute sembrerebbe mettere la squadra di Diego Bortoluzzi nelle condizioni di scegliere il proprio futuro. È opinione diffusa fra i complottisti che se il Palermo contribuisce alla salvezza del Crotone battendo l’Empoli perde 15 milioni di euro, mentre se salva i toscani facendo retrocedere i calabresi li guadagna. Ma non è proprio così. Il meccanismo del cosiddetto paracadute prevede che 60 milioni di euro vadano ridistribuiti fra le tre formazioni retrocesse in base agli anni di permanenza nel massimo campionato: in questo momento il Palermo alla fine del campionato 2017/2018 incasserà 25 milioni di euro e il Pescara ne prenderà 10. Se dovesse retrocedere il Crotone, ai calabresi andrebbero 10 milioni di euro; se dovessero retrocedere i toscani, invece, l’Empoli prenderebbe la stessa somma dei rosanero, vale a dire 25 milioni di euro. Nel primo caso resterebbero 15 milioni di quota residuale che andrebbero assegnati alla fine della stagione 2018/2019 al Palermo, in quanto club da più tempo nel massimo campionato fra le retrocesse, ma solo nel caso in cui fallisse l’immediata promozione in A; nel caso di B per l’Empoli non ci sarebbero quote da ridistribuire. Nel caso in cui il Palermo dovesse risalire subito in A, inoltre, i 15 milioni di euro sarebbero divisi fra le squadre di A come capiterà nel prossimo campionato per effetto della promozione del Verona. Già, perché la stessa polemica di questi giorni si è accesa anche l’anno scorso alla vigilia di Palermo-Verona, con i veronesi al centro delle accuse perché per lo stesso meccanismo, sulla carta, conveniva proprio a loro salvare i rosanero. In realtà nonostante il Verona fosse già retrocesso, al “Berbera” non regalò nemmeno un pallone e anzi provò fino all’ultimo a portare con sé in B i rosa. Quest’anno, inoltre, il Verona è tornato prontamente in A mandando in fumo tutte le tesi e le teorie dei complottisti. L’altra parola che risuonerà nella testa dei tifosi sarà closing. Questa, dalle poche indiscrezioni che arrivano da Londra, potrebbe davvero essere la settimana decisiva. Le carte che chiedeva Baccaglini sono arrivate agli advisor, così come quelle che voleva Zamparini sulla solidità degli investitori. Adesso sembrerebbe veramente una questione legata a tempi tecnici e burocratici. Nei prossimi giorni si scioglierà anche la riserva sul nome della società di Baccaglini che materialmente comprerà il Palermo: non dovrebbe essere, come annunciato da Repubblica nei giorni scorsi, la Y W & F Global Limited, ma una controllante con una struttura creata appositamente per gestire una squadra di calcio. Nel corso di questa settimana, inoltre, potrebbero arrivare a Londra, dove i tifosi del gruppo Day One – Dna Rosanero hanno girato un video nella sede delle aziende aperte e subito chiuse da Zamparini nel 2013, anche alcuni dei soci di Baccaglini che hanno scelto di investire sul Palermo e che assisteranno al battesimo del nuovo club”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.