L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sui nomi per la panchina del Palermo.
Se il borsino del nuovo allenatore rosanero si potesse fare traendo ispirazione dalle emoticon con le quali i diretti interessati rispondono ai messaggi Eugenio Corini sarebbe in vantaggio rispetto a Claudio Ranieri. Il primo, infatti, risponde con due enormi cuori, uno rosa e uno nero, a testimonianza dell’amore che ancora oggi lo lega al Palermo. Il secondo invece si limita a una faccina sorridente che potrebbe significare tutto e niente: dal fatto che si tratti di una boutade al fatto che la cosa lo possa rendere felice e stuzzicarlo. Gli allenatori però non si scelgono in virtù delle emoticon di WhatApp anche se Corini resta probabilmente la prima scelta rosanero, Ranieri, De Zerbi e De Rossi le alternative in un groviglio di nomi che il Palermo non ha nessuna fretta di sciogliere. Tanto è vero che a guidare la squadra domenica nella gara contro la Reggiana in Coppa Italia sarà l’allenatore della formazione Primavera Di Benedetto. La nuova proprietà rosa anche in queste ore vuole ribadire quella che è la sua filosofia e il suo modo di intendere il calcio.
Filosofia che non ha trovato corrispondenza in Silvio Baldini e Renzo Castagnini e che li ha portati alle deflagranti dimissioni di mercoledì. In pratica, il Palermo targato City Group sta cercando un allenatore che sposi in pieno il progetto anche a costo di passare lui stesso in secondo piano. Un tecnico che, al contrario di quanto temeva Baldini, possa reggere ai primi eventuali insuccessi senza temere di essere esonerato. Ipotesi che, almeno a leggere quanto fatto dalle squadre del City Group, non sembrano essere nelle corde dei dirigenti targati Mansour. Il Manchester City, per restare ai big, ha cambiato tre allenatori in dodici anni. Al Girona, per fare un esempio più vicino alla formazione rosanero, il tecnico è stato confermato in panchina nonostante il momentaneo ultimo posto in classifica. Ecco quindi, per tornare alle vicende di questi giorni, il Palermo non vuole sbagliare scelta ed è probabile che il nuovo allenatore arrivi in panchina dopo l’esordio in Coppa Italia contro la Reggiana e inizi a programmare la prima di campionato al “Barbera” contro il Perugia la sera del 13 agosto.
Quindi, si diceva, Corini che ha già dato la sua disponibilità a guidare la formazione rosanero e che potrebbe firmare un contratto biennale. Un tecnico amato dalla piazza e che sembra avere l’identikit giusto per lavorare con i giovani e soprattutto programmare un lavoro a lunga scadenza. Poi Ranieri che ha dalla sua il fatto di essere un allenatore “British” per aver guidato Chelsea, Fulham, Watford e soprattutto il Leicester nell’impresa passata alla storia del calcio inglese. Resta l’incognita su quanto un allenatore di 70 anni possa avere voglia di rimettersi in gioco partendo dalla serie B e con un progetto nuovissimo e da scoprire. Roberto De Zerbi, che di recente ha vinto una causa da 400mila euro contro il vecchio Palermo di Zamparini, potrebbe avere invece remore opposte a quelle di Ranieri essendo un allenatore emergente che ha fatto bene in serie A e all’estero e che dovrebbe ricominciare dalla serie B.
Discorso diverso per De Rossi che sarebbe alla sua prima panchina dopo essere stato nello staff della Nazionale di Mancini e che rappresenterebbe una vera e propria scommessa. Sin qui i nomi che si fanno, ma non è da escludere che il City Football Group possa avere una figura all’interno della sua galassia mondiale ideale per la panchina rosanero. In attesa che si decida sull’allenatore sembra invece più delineato il percorso per il direttore sportivo. La sensazione, anche per il fatto che in queste ore frenetiche ha partecipato a tutte le riunioni al vertice, è che ci sia aria di promozione per Leandro Rinaudo. Il direttore sportivo del settore giovanile – già nominato a interim per la gestione della prima squadra – è molto apprezzato dalla nuova proprietà che potrebbe puntare su di lui magari con Zavagno al suo fianco nel ruolo che già aveva con Castagnini. Le alternative sono rappresentate da Zamuner e Bigon.