L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’ingresso di Palermo in zona rossa.
Sul piede di guerra commercianti, ristoratori, genitori degli alunni delle scuole. Durissima la posizione di Confcommercio: «Non accettiamo provvedimenti restrittivi sulla base di un sistema di conteggio dei dati a dir poco inadeguato e artigianale», ha affermato il presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio.
«Mentre noi cancelliamo le liste di clienti, si moltiplica il lavoro in nero con parrucchieri ed estetiste pronti ad andare a “domicilio” e noi intanto paghiamo affitti e costi fissi», afferma la titolare di un’esercizio di via Sciuti.