Repubblica: “Palermo, via De Sanctis il nuovo ds è Osti. Dalla porta all’attacco i nodi da affrontare”
La scelta è stata fatta in tempo per affrontare al meglio la sessione di mercato. Alessandro Geraci, per Repubblica Palermo oggi in edicola, racconta come il Palermo abbia affidato il ruolo di direttore sportivo a Carlo Osti, in arrivo oggi in città, per risolvere le lacune emerse nella prima parte della stagione.
Una figura esperta e affermata, quella di Osti, molto diversa dall’ex ds Morgan De Sanctis, esonerato insieme al suo vice Giulio Migliaccio. L’addio è stato accompagnato dai ringraziamenti di rito, ma il bilancio del lavoro svolto dall’ex Salernitana è stato negativo. La società lo ha ritenuto inesperto nella gestione di una piazza esigente come quella rosanero, incapace di sfruttare il progetto futuribile su cui si era puntato inizialmente.
Osti, il profilo dell’esperienza
Alessandro Geraci, Repubblica Palermo, sottolinea che la scelta è ricaduta su Osti per la sua lunga esperienza e le operazioni di mercato concluse con successo in oltre trent’anni di carriera. Ha lavorato in club di Serie A come Lazio (al fianco di Walter Sabatini), Atalanta e soprattutto Sampdoria, dove è rimasto per undici stagioni fino al 2023.
Tra i colpi più celebri di Osti, spiccano i nomi di Lucas Torreira, acquistato per 3 milioni e venduto all’Arsenal per 29 milioni, Mauro Icardi, preso dal Barcellona per 325 mila euro e ceduto all’Inter per 13 milioni, e Milan Skriniar, scoperto allo Zilina per 6 milioni e rivenduto ai nerazzurri per 34 milioni.
Ora dovrà mettere la sua esperienza al servizio del Palermo, iniziando subito a sistemare le criticità di una rosa apparsa incompleta e in difficoltà.
Porta, difesa e centrocampo da rinforzare
In porta, Alessandro Geraci, Repubblica Palermo, evidenzia l’emergenza causata dall’infortunio di Desplanches e dalle condizioni fisiche di Sirigu, ancora da valutare dopo il lungo stop. Anche il lungo infortunio di Gomis ha complicato la situazione, rendendo necessario un intervento immediato.
La difesa, inoltre, è apparsa fragile. Peda non si è integrato e potrebbe partire in prestito, con il Foggia in pole position. Lucioni ha risolto il contratto, lasciando un vuoto importante in termini di leadership. Buttaro è vicino all’addio per lo scarso minutaggio, mentre Nedelcearu, in scadenza a giugno, rappresenta un altro nodo da sciogliere. Attenzione anche alla situazione di Diakité, che potrebbe trasferirsi al Como, creando un ulteriore buco sulla fascia destra. A sinistra, invece, oltre a Lund, c’è solo Ceccaroni, adattato fuori ruolo.
Anche il centrocampo richiede attenzione. Blin, che doveva essere un pilastro, è fermo da mesi per un infortunio al bicipite femorale. Gomes, invece, è al centro di voci di mercato, alimentate dalle dichiarazioni del suo agente che lo spingono verso soluzioni più ambiziose. Osti dovrà valutare ogni scenario per garantire equilibrio in mezzo al campo.
Attacco: servono gol, Brunori resta in bilico
Alessandro Geraci, Repubblica Palermo, sottolinea che l’attacco è il reparto più in difficoltà, con una mancanza cronica di reti che ha pesato sulla classifica. Brunori, corteggiato da diverse squadre di Serie A, resta in bilico: il Cagliari lo segue da vicino e si vocifera di un possibile scambio con Lapadula. Anche il Venezia è interessato e potrebbe proporre uno scambio con Gytkjaer per affiancare Pohjanpalo.
Se Brunori dovesse partire, servirà un sostituto altrettanto incisivo. È questo uno dei nodi più complessi che Osti dovrà affrontare per rilanciare l’attacco rosanero e riportare competitività alla squadra.
Pace con i tifosi e riflettori su Dionisi
Nonostante la contestazione dei tifosi, culminata con striscioni e proteste, la scelta di Osti sembra essere stata accolta positivamente. Tuttavia, Alessandro Geraci, Repubblica Palermo, avverte che i riflettori restano puntati sulla panchina di Dionisi, confermato dalla società ma sotto osservazione.
L’allenatore dovrà dimostrare di essere in grado di invertire la rotta e sfruttare al meglio gli eventuali rinforzi di gennaio. Intanto, il nuovo ds è chiamato a dipanare la matassa del mercato e a ricompattare un ambiente esplosivo, trasformando le tensioni in nuove motivazioni per rilanciare la corsa ai playoff.