L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla trattativa tra Palermo e Juventus per Brunori.
L’agente Alessandro Stemperini, all’uscita, l’ha definita una semplice «chiacchierata in cui non si è deciso nulla per il futuro del giocatore». Ma in realtà, dopo quasi due ore di colloquio nella mattinata di ieri, l’incontro a Milano tra il direttore sportivo del Palermo Renzo Castagnini, la Juventus e il procuratore di Matteo Brunori, ha gettato le basi della trattativa per trattenere il bomber italo-brasiliano in Sicilia.
E ha sancito la volontà del Palermo di strappare Brunori alla concorrenza, con l’ipotesi di prolungare il prestito dell’attaccante. Alcune certezze da cui partire ci sono: il giocatore simbolo della squadra rosanero – con 46 presenze, 29 reti e 5 assist tra campionato e play-off – in caso di serie B ha espresso la volontà di restare nella città dove è esploso e di continuare l’avventura con l’allenatore, Silvio Baldini, che lo ha trasformato in una macchina da gol.
Il problema principale allora è una questione di prezzo. La Juventus vuole fare cassa e ha valutato il cartellino 5 milioni di euro e per quanto la nuova proprietà del City Group consideri «un’opportunità» trattenere il bomber a Palermo, la cifra è troppo alta e va abbassata a non oltre 4 milioni. Ma è prematuro poterlo dire con certezza prima del closing. E le parti si riaggiorneranno nei prossimi giorni, quando il passaggio di proprietà sarà definito e, quindi, verosimilmente dopo venerdì prossimo, quando il nuovo Palermo avrà un’idea concreta del budget a disposizione per disegnare la nuova squadra.