L’edizione odierna di “Repubblica” parla della scuola Falcone delle scuole di Palermo dallo Zen al villaggio Santa Rosalia. Ieri – si legge – tante presidi hanno mandato messaggi di solidarietà ad Antonella Di Bartolo, la preside dello Sperone che ha trovato la scuola devastata. Daniela Lo Verde, preside allo Zen, ieri ha staccato il buono pasto numero 201: «Mi ha chiamata una mamma che non poteva portare la cena a tavola» . I buoni pasto – 50 euro da spendere al centro Olimpo – si finanziano grazie ai docenti che si autotassano e alla solidarietà. «Abbiamo comprato due paia di occhiali e aiutato una bimba che doveva andare dal dentista» dice Lo Verde che ogni giorno continua ad andare a scuola, una delle poche in città, e che adesso si sta battendo col Comune perché le permetta di riaprire il giardino: «Ci penso io a gestirlo. I miei bimbi non possono andare a Villa Trabia». Alla Amari- Roncalli- Ferrara della Kalsa, 700 alunni, la preside Lucia Sorce di tablet non ne ha ancora ricevuto nemmeno uno. Ne aspetta 38 a giorni e intanto ne ha dati 27, vecchi e malandati, a chi in casa aveva solo un cellulare o neppure quello: «Di 30 bambini non abbiamo nessuna notizia. Ma mi preoccupa anche che 3 su 10, tra quelli che abbiamo agganciato, zoppicano. Spesso in casa ci sono un solo telefonino e più figli e gli orari delle video lezioni coincidono» .