Repubblica: “Palermo, una partita contro il crac. I legali della società presentano nuovi documenti, i dettagli”
Dopo mesi di indagini, un procedimento penale tutt’ora in corso con otto indagati e due sequestri di documenti, oggi per la prima volta i sostituti Andrea Fusco e Francesca Dessì si confronteranno con il pool di professionisti chiamati da Zamparini a controbattere all’istanza di fallimento della società rosanero.
Che quella del Palermo non sarà un’udienza prefallimentare come le altre lo si capisce anche dalla scelta dell’aula. Di solito il giudice fallimentare riunisce le parti nel suo ufficio nel buio corridoio delle sezioni fallimentari al piano terra del palazzo di giustizia, mentre oggi alle 9 l’udienza è fissata al secondo piano nell’aula che viene utilizzata dalla seconda sezione civile. «Visto il numero di consulenti non c’era spazio nella stanza del giudice Sidoti – spiega il presidente della quarta sezione del tribunale fallimentare Giovanni D’Antoni – Abbiamo chiesto in prestito un’aula alla corte d’Appello».
L’accusa dei pm palermitani coordinati dall’aggiunto Salvatore De Luca è pesantissima: « Risultano sussistenti gli indici tipici dello stato d’insolvenza – si legge nell’istanza – che costituisce il presupposto oggettivo della dichiarazione di fallimento».
Per la procura gli indici di insolvenza evidenziati nella consulenza del perito Alessandro Colaci sono il debito di 63 milioni di euro; il patrimonio netto in negativo per meno 18 milioni; la previsione dei flussi di cassa in perdita di 27, 7 milioni; la falsità dei bilanci depositati nel 2014, 2015 e 2016 allo scopo di creare falsi valori contabili utili ad azzerare le perdite di esercizio. E non ultimo il pregresso ricorso per la dichiarazione di fallimento presentata il 9 marzo scorso dalla Fp Sports Associated BV per un credito di soli 650 mila euro. Un procedimento poi archiviato per rinuncia del ricorrente.
Il Palermo è certo di ottenere il rigetto dell’istanza. Al punto che i legali della società non hanno nemmeno preso in considerazione la strada del concordato fallimentare i cui termini per la presentazione sono scaduti ieri. La strategia difensiva punta a smontare le risultanze della consulenza di parte soprattutto sulla lettura dei tre bilanci in questione rettificati secondo il Palermo con criteri non condivisi. «Una perizia – dice il presidente rosanero Giovanni Giammarva – basata solo su mere previsioni, inconsistenti e superficiali».
Oggi la società depositerà nuovi documenti difensivi. Toccherà alla procura decidere se chiedere tempo per analizzarli oppure insistere sull’istanza già presentata. Nel primo caso i tempi si allungherebbero, nel secondo il collegio formato dal presidente Giovanni D’Antoni, dal giudice anziano Raffaella Vacca e dal relatore Giuseppe Sidoti si riserverà la decisione che potrebbe arrivare nel giro di pochi giorni. Questo qunto si legge sull’edizione odierna de la “Repubblica”