L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla chiusura del Barello di Mondello.
Dopo 64 anni di attività uno dei pilastri dell’estate palermitana domani mattina verrà chiuso dall’ufficiale giudiziario. Vincenzo Schillaci dovrà andarsene dopo aver perso tre gradi di giudizio contro la società Italo Belga in un lungo e complicato contenzioso sul contratto di affitto dell’azienda.
«Non voglio pensare questa sia l’ultima brioche — racconta Filippo Bonanno, 57 anni, davanti a un commosso Vincenzo Schillaci — Sono cresciuto con il gelato del Baretto, qui ho conosciuto mia moglie, qui dietro nel passaggio a mare ci siamo dati il primo bacio, qui mia figlia Anna ha mangiato il suo primo gelato. Davanti al chiosco ho festeggiato due mondiali vinti. È una parte della mia vita che non può finire con uno sfratto». Invece domattina il Baretto chiuderà dopo undici anni di udienze, carte bollate, avvocati e la richiesta di saldare 55 mila euro di canoni non pagati sull’affitto della società. « Sulla vicenda del Baretto lascio che parlino le sentenza e voglio sottolineare un aspetto: il signor Schillaci deve all’Italo Belga 55 mila euro di affitto d’azienda mai pagati — sottolinea il presidente dell’Italo Belga Antonio Gristina — In ogni caso mi auguro che questa sia l’occasione per chiarire in maniera definitiva con il Comune i diritti su quella striscia di terreno su cui siamo pronti ad investire per far diventare un salotto la passeggiata di Mondello».