Repubblica: “Palermo, torna la speranza. Caso Frosinone alla procura federale. Parma… Le ultime”
“Giorni caldi per il Palermo su tutti i fronti. Dal mercato fino alle situazioni sempre più roventi legate a Parma e Frosinone. Ieri sono entrate in scena sia la procura federale che nuovamente la corte sportiva d’appello. Nel primo caso la vicenda è quella legata al Parma con il deferimento di Calaiò e del club. All’attaccante si contestano «atti diretti ad alterare il regolare svolgimento e il risultato di Spezia- Parma, per assicurare alla propria squadra il risultato favorevole dell’incontro». Per il Parma il deferimento è « per responsabilità oggettiva » . Ma nell’accusa ai danni del club rientra anche la violazione del comma 2 dell’articolo 7 che tira in ballo direttamente Calaiò, per cui le società vengono considerate direttamente responsabili. Il Palermo segue con attenzione questa vicenda, visto che dall’esito del processo sportivo del Parma potrebbe scaturire anche la promozione in A d’ufficio. Gli emiliani, infatti, “se viene accertata la responsabilità oggettiva o presunta” rischiano da un minimo di uno o più punti di penalizzazione da scontare nel campionato in cui è avvenuto l’illecito (da calcolare tenendo conto dell’efficacia del provvedimento che deve essere afflittivo) fino alla non ammissione al campionato. È di ieri anche il colpo di scena nella vicenda Frosinone: la corte sportiva d’appello doveva esaminare il ricorso dei ciociari sulle due giornate a porte chiuse e la sanzione da 25 mila euro oltre che quello sui 10 mila euro di multa a Maiello per i palloni lanciati in campo. Nel primo caso il tribunale si è riservato di pronunciarsi; nel secondo ha deciso di trasmettere gli atti alla procura federale per accertare l’identità di Maiello, ma anche quella « degli altri soggetti che hanno partecipato all’evento incriminato, sospendendo il giudizio in attesa degli accertamenti richiesti » . Possibile quindi l’apertura di un nuovo procedimento ai danni dei tesserati e dello stesso Frosinone”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Repubblica”.