L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sugli ultimi 90′ di fuoco della regular season che vedranno venerdì il Palermo affrontare il Brescia.
Un match-point da padroni del proprio destino. Un play-off che sarebbe centrato senza guardare i risultati delle altre se il Palermo battesse il Brescia. Ma un ottavo posto, che potrebbe arrivare anche con un pareggio, a patto di una serie di episodi favorevoli. È la settimana in cui i rosanero possono centrare il sogno, oppure rimanere fuori all’ultima curva.
In un “Barbera” che potrebbe registrare il record stagionale, venerdì sera Corini gioca contro la sua storia e il suo passato – è nato nel Bresciano ed è stato l’ultimo allenatore a portare le “rondinelle” in serie A – una partita decisiva, con il Palermo che ha un punto di vantaggio su Pisa, Reggina e Ascoli. Nella notte in cui potrà succedere di tutto, nell’ipotesi migliore, un Palermo vittorioso potrebbe ritrovarsi persino settimo, se il Venezia non dovesse vincere contro il Parma. E in quel caso, a seconda dei risultati, giocherebbe il turno preliminare in casa del sesto in classifica (una tra Cagliari, Parma e SudTirol).
Oppure arriverebbe ottavo e giocherebbe contro la quinta in classifica, che sarebbe sempre una di queste tre squadre. Il Palermo ha speranze di centrare l’ottavo posto anche con un pareggio. Ma in quel caso dovrebbe sperare in un pari nello scontro diretto tra Reggina e Ascoli e che non vincano il Pisa, impegnato in casa contro una Spal retrocessa, e il Como, che gioca a Cittadella e in caso di 3 punti aggancerebbe il Palermo e lo sopravanzerebbe per differenza reti. Sono calcoli cervellotici che gli uomini di Corini possono spazzare via sul nascere con una vittoria contro la squadra allenata da Gastaldello che sarà motivatissima: con un pareggio eviterebbe la retrocessione e con una vittoria potrebbe scansare i playout.