Repubblica: “Palermo, solo fischi e cori di rabbia per una squadra che adesso deve salvare la faccia e il sesto posto”
L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla sconfitta rimediata dal Palermo contro la Reggiana e il sesto posto che ora vacilla.
Il Palermo sta affrontando chiaramente una crisi profonda, non solo tecnica ma anche psicologica, come evidenziato dalle parole di Michele Mignani riguardo al “blocco mentale” che affligge la squadra. Questi problemi si manifestano attraverso gli stessi errori ripetuti, le amnesie in campo e i cali di tensione nei momenti cruciali, suggerendo che le difficoltà vanno oltre la mera gestione tecnica e si radicano più profondamente nella psiche del gruppo.
Il commento di Mignani dopo l’ultima sconfitta sottolinea un tentativo di non lasciare che questo insuccesso interrompa i piccoli progressi fatti fino a quel momento, nonostante i primi fischi della sua gestione. Tuttavia, i ripetuti pattern di gioco che portano a rimonte avversarie dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio mostrano che la squadra non riesce a mantenere la coesione e la concentrazione per tutta la durata dell’incontro.
L’episodio chiave della partita, con il gol su punizione di Portanova che ha segnato il pareggio per la Reggiana, è un chiaro esempio di come errori evitabili continuino a costare caro al Palermo. La reazione della squadra, che ha tentato di riprendere il vantaggio ma è stata nuovamente punita, dimostra una mancanza di capacità di leggere e gestire i momenti decisivi dell’incontro.
Nonostante le individualità di spicco come Brunori, il miglior giocatore in campo per il Palermo, la squadra non riesce a tradurre il suo potenziale in una strategia di gioco coerente e razionale. Questo si riflette nella frustrazione dei tifosi, che esprimono il loro malcontento con fischi e cori di rabbia.
In questo contesto, il Palermo ha non solo la necessità di salvare la faccia e assicurarsi il sesto posto, ma anche di trovare una soluzione duratura ai suoi problemi di fondo. Potrebbe essere essenziale un lavoro più approfondito sul piano psicologico per rafforzare la resilienza mentale della squadra e trasformare il potenziale individuale in prestazioni di squadra più consistenti. Questo sarà cruciale per trasformare i fischi in applausi e concludere la stagione su una nota positiva.