Repubblica (Palermo): “Sicilia. I piani anti-virus. Il numero dei positivi cresce «Si fanno sentire i rientri dal Nord»”
L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma sull’emergenza Coronavirus in Sicilia. 58 casi in più in 24 ore, che portano a 340 il numero degli infetti accertati e spingono la Sicilia alla quattordicesima posizione nella mappa italiana del contagio, con un balzo di 4 posizioni rispetto a una settimana fa. Crescono pure i pazienti in Terapia intensiva: l’11 per cento dei contagiati, rispetto a una media italiana del 7,5 per cento. Catania conferma il primato con quasi la metà dei casi siciliani. E’ l’incremento più alto finora registrato in un giorno nell’Isola, ma inferiore a regioni come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna in termini percentuali. Un aumento annunciato – dicono gli esperti – e correlato in parte alla prima ondata di rientri dalle zone del Nord, ma anche ad altri fattori. Dall’inquinamento dell’aria nel Catanese, al ricorso generoso alla Rianimazione. I pazienti finiti in ospedale finora sono 179, 50 in più in un giorno. A preoccupare è il dato delle Terapie intensive: i ricoveri sono 36, contro i 29 del giorno prima. In sostanza l’ 11 per cento sul totale dei positivi. In Lombardia sono il 7,2 per cento, in Emilia Romagna il 5,7 per cento. Per il professore Antonio Cascio, ordinario di Malattie infettive al Policlinico di Palermo, le spiegazioni possono essere molteplici: «Forse nell’Isola, avendo pochi casi, si fa un ricorso più frequente alla Terapia intensiva rispetto a regioni che hanno già esaurito i posti letto di Rianimazione e ricoverano anche altrove. Potremmo assistere anche al fatto che tante persone paucisintomatiche curate a domicilio abbiano un improvviso aggravamento, previsto al decimo giorno, e necessitino di Terapia intensiva». Il maggior ricorso alla Rianimazione sarebbe legato anche alla carenza di posti letto in altre discipline: «Qui manca il gradino intermedio dei reparti di subintensiva pneumologica e internistica – spiega un esperto dell’unità di crisi regionale – per cui finché abbiamo posto le Terapie intensive proteggono di più il paziente » . Ad oggi i posti di Terapia intensiva dedicati ai Covid sono 120 e risulta occupato il 30 per cento. Nei prossimi giorni verranno attivati altri 40 posti letto che, secondo i piani del governo – potrebbero arrivare a 650 in caso di necessità. L’effetto esodo A pesare sull’accelerazione anche i rientri da fuori regione: 34 mila quelli censiti dalla Regione. Il record a Palermo con 8 mila 500 registrati al portale dedicato, segue Catania con 6 mila 100, e poi a ruota Messina ( 4 mila), Trapani ( 3.300), Ragusa (3 mila), Siracusa e Agrigento (2.500), Enna ( 1.200). Secondo Laura Mascellaro, docente di Matematica e Fisica al liceo De Cosmi di Palermo, l’aumento dei casi dal 18 marzo era ipotizzabile: «Dall’ultima ondata dei rientri a cavallo del lockdown dell’ 11 marzo, sono passati circa 7 giorni, che coincidono con l’incubazione media antecedente al manifestarsi dei sintomi. In questi due giorni la curva dei contagi non è più gaussiana, a crescita più lenta. I dati diventano compatibili con una curva ad “s”, ad andamento più basso della curva esponenziale ma più ripido».