Repubblica (Palermo): “Sicilia. Corsa alla spesa. La chiusura di oggi scatena la ressa «Nessun pericolo, ci sono le scorte»”
L’edizione odierna de “La Repubblica – Palermo” si sofferma sugli effetti della chiusura domenicale dei supermercati. La prima reazione alla decisione del governo regionale di chiudere i supermercati di domenica sono state le lunghe file davanti ai punti vendita della Sicilia. Chi stava terminando le scorte a casa si è precipitato ad acquistare la merce, sin dall’altro ieri sera. «I clienti che sarebbero venuti in due giorni e mezzo, si sono spalmanti tra venerdì e ieri, rallentando un po’ l’ingresso», spiega Enrico Giambarresi, responsabile vendite della Carrefour Sicilia. Ieri mattina, per entrare al Lidl di via Roma a Palermo — rispettando le restrizioni sugli ingressi — bisognava affrontare una fila di più di un’ora. La gente, in attesa del proprio turno, arrivava fin quasi alla stazione. «Non è stata una scelta giusta chiudere i supermercati la domenica perché il risultato non può essere che questo», dice Mario Lo Biondo, in fila da quaranta minuti per fare la spesa settimanale. Dietro di lui c’è la pensionata Maria Maniscalco che con la testa fa cenno di approvare il discorso del suo vicino di fila e rilancia: «Secondo me sarebbe più intelligente, non solo non chiudere, ma prolungare l’orario di apertura per distribuire la gente in più ore». La paura di chi, con mascherine e guanti, attende il proprio turno è che l’affollamento di questi giorni favorisca il contagio. «Meglio, però, farsi un po’ di fila, ma far riposare questi poveri cristi che continuano a lavorare per noi», ragiona la casalinga Cettina Magro, aggiungendo anche motivi religiosi per giustificare lo stop festivo. I circa 300 supermercati Crai hanno già chiuso domenica scorsa per far riposare i lavoratori che, come dice il direttore Giuseppe Spadaro, «sono sottoposti a una pressione fortissima in questi giorni».