L’edizione odierna di “Repubblica” parla della situazione all’interno della Missione di Biagio Conte.
Ieri, i pasti in arrivo a mezzogiorno sono stati lanciati contro gli agenti in assetto antisommossa davanti al cancello di ingresso. E qualcuno ha dato fuoco ad alcuni cumuli di plastica che, appunto, dovevano essere ritirati ieri dai dipendenti di un’impresa incaricata dall’Asp, che si sono beccati anche il lancio di un po’ di pietrisco – scrive il quotidiano -. I 300 migranti bloccati in via Decollati sono esasperati. In tanti ancora non hanno capito perché sono rimasti bloccati e per quanto tempo dovranno rimanere chiusi nella missione, con il rischio di perdere il lavoro in nero grazie al quale riescono a mandare un po’ di soldi alle famiglie in Africa. «Tanti di loro stanno bene, sono asintomatici — dice Riccardo Rossi, uno dei volontari della missione — E non capiscono perché devono stare fermi qui dentro, temono che si tratti di un complotto contro di loro. Hanno paura anche del dopo, di dove finiranno se li spostano, hanno paura di perdere i lavoretti che hanno. Inoltre ancora non abbiamo avuto l’elenco dei negativi, e chi pensa di esserlo chiede a gran voce di essere separato dai positivi. In questo clima, basta poco per scatenare la protesta».