L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara tra Palermo e Modena in programma questa sera.
Contro il Modena per ritrovare una vittoria che manca da quasi due mesi, ma soprattutto per «chiudere un ciclo», il capitolo salvezza, e coltivare «un sogno» per le ultime otto partite di campionato, l’ottavo posto. Per Eugenio Corini, la partita di stasera delle 20.30 contro gli emiliani è uno spartiacque che può chiudere definitivamente un capitolo della stagione rosanero e aprire la pagina play-off, che secondo il tecnico si raggiungerebbe a quota 56-57 punti.
«È indubbio che la gara di domani sia importante, perché può chiudere un ciclo, certificando la permanenza del Palermo in questo campionato, ma ci servirà per capire che stagione vogliamo fare – ha detto nel pre-partita Corini – a questa gara arriviamo oggettivamente con qualche difficoltà e incerottati, ma è la prova per capire se possiamo ambire a qualcosa di diverso e per questo chiedo una spinta ai nostro tifosi, per una squadra che cercherà di vincere fino all’ultimo secondo della gara». Durante la settimana il tecnico ha fatto vedere ai suoi i filmati, poi tradotti in lavoro sul campo nella fa se di non possesso, per evitare quanto è successo al “Tombolato”, dove il Palermo ha regalato al Cittadella i primi 25 minuti della partita, per poi fare lo sforzo massimo della rimonta sulla falsariga di Perugia.
E anche per non far ripetere altre beffe nel secondo tempo, come è successo anche a Pisa, che sono costate tanti punti persi per strada. «Con il Cittadella eravamo persino partiti bene, ma non è possibile incassare un gol alla prima azione come a Perugia e poi subire un tiro dal limite sette secondi dopo la ripresa del gioco, perché dobbiamo trovare un equilibrio tra la voglia di giocare e l’attenzione difensiva e l’aggressività che ci hanno tirato fuori dal momento più difficile della stagione – ha detto Corini – sono questi i momenti di maturazione che dobbiamo sviluppare e su cui abbiamo insistito molto in questa settimana. Di contro, mi è piaciuto molto il fatto che la squadra riesca a reagire nei momenti di stress, ma dobbiamo lavorare anche sul consolidamento della vittoria, evitando di schiacciarci negli ultimi 15 metri, perché poi il gol si subisce».